Tremori incontrollabili: cosa può aver colpito Djokovic

Preoccupano le condizioni fisiche di Djokovic dopo il forte tremolìo alle mani nella gara contro Machac: di cosa si tratta, quali sono i precedenti e le cure disponibili

Tremori incontrollabili: cosa può aver colpito Djokovic
00:00 00:00

La sconfitta di Novak Djokovic in semifinale nel torneo Atp 250 di Ginevra preoccupa, e non poco, il campione serbo e numero uno del tennis mondiale non tanto per la gara persa contro il ceco Tomas Machac ma per le precarie e preoccupanti condizioni fisiche generali in vista del prossimo Roland Garros. Non è passato inosservato alle telecamere internazionali un forte tremolìo alle mani durante i cambi di campo quando Nole era seduto in panchina.

Le parole di Djokovic

"Certo che sono preoccupato... non ho giocato per niente bene quest'anno", ha dichiarato Djokovic all'Atp quando gli è stato chiesto se potrà avere la possibilità di rivincere il torneo parigino lui che è campione uscente. Come detto, però, al di là del risultato hanno fatto scalpore le mani che tremavano. Cosa può essere stato? Alla domanda se si trattasse di un problema di stomaco legato a ciò che aveva mangiato in precedenza, ha risposto di aver avuto "una sensazione terribile con lo stomaco e la salute. Non è stata una bella giornata".

Le origini del tremolìo

Quanto accaduto nelle ultime ore a Ginevra, però, non è una problematica del tutto nuova per il campione serbo: il tremolìo lo aveva già vissuto nel 2022 durante le Atp Finals di Torino quando stava affrontando il russo Medvedev e più recentemente nella finale contro Ruud ai Masters 1000 di Montecarlo. Rassicurando tutti, il serbo aveva fatto sapere che quell'evidente problema fosse dovuto soltanto a stanchezza, tensione delle gare e nervosismo, non ci sarebbe stato quindi alcuna specifica problematica fisica.

Cos'è il "tremore essenziale"

Quanto accaduto a Djokovic non è una rarità ma sono tantissime le persone che spesso hanno a che fare con vari tremori alle mani e non solo: la mente va subito a gravi malattie come il Parkinson ma non bisogna avere paura perché in 9 casi su 10 si chiama "tremore essenziale". Come spiegano gli esperti dell'IcsMaugeri, si tratta del "risultato di una comunicazione anomala tra alcune aree del cervello: cervelletto, talamo e tronco cerebrale. Il tremore generalmente interessa gli arti superiori (braccia, mani) ma può coinvolgere anche il capo e le gambe". Insomma, se tremano le mani quando si scrive o si beve un caffà non si deve pensare subito al peggio perché soltanto nello 0,5% della popolazione è davvero il segnale precoce del Parkinson.

"Quando muoviamo un braccio e poi lo manteniamo fermo in una posizione tutti tremiamo, chi più chi meno. Anche la persona all’apparenza 'più ferma' ha lievissime oscillazione perché il tremore di base esiste ed è normale, non si può eliminare", ha spiegato al Corriere il prof. Gianni Pezzoli, presidente della "Fondazione Grigioni" per il Morbo di Parkinson —. A volte può capitare che questo tremore fisiologico, da fenomeno impercettibile e rilevabile a fatica a occhio nudo, si accentui, in rari casi fino a diventare invalidante. Di solito questo tremore chiamato “essenziale” si manifesta sopra i 40 anni, ma può già comparire nel bambino, spesso quando c’è una familiarità", sottolinea l'esperto.

Le aree più colpite sono le mani ma può capitare anche con la testa e perfino con la voce che "assume un’intonazione tremolante, quasi a scatti. Molto raro è il tremore ortostatico. Se ne parla in questi giorni in relazione ai sintomi che presenta talvolta la cancelliera Angela Merkel: il paziente oscilla quando è fermo in piedi e deve muoversi per far scomparire il tremore".

Come si cura

Djokovic, quasi certamente, è stato colpito da questo tremore dalle cause comunque non note: può dipendere da una predisposizione genetica e si può diagnosticare se al paziente in questione viene fatto fare un test, il disegno di una spirale.

Più elevate saranno le oscillazioni e più importante sarà la problematica. Pezzoli sottolinea che non si tratta di una malattia e si può prevenire eliminando caffeina e alcolici dalla dieta: nei casi più gravi esistono farmaci ad hoc betabloccanti.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
ilGiornale.it Logo Ricarica