Termoplastica bronchiale per alleviare i casi cronici

Termoplastica  bronchiale  per alleviare i casi cronici

Una nuova arma contro le forme gravi di asma. Si chiama Termoplastica bronchiale e riduce la dimensione della muscolatura liscia, favorendo una più agevole respirazione e diminuendo la gravità dei sintomi e la frequenza degli attacchi. Il dispositivo terapeutico, messo a punto da Boston Scientific, è costituito da un catetere e da un sistema a radiofrequenza che eroga energia termica. Spiega Andrea Comel, medico della Struttura complessa di Pneumologia e Utir dell'ospedale Carlo Poma di Mantova: «Il trattamento prevede tre procedure, distanziate di almeno tre settimane l'una dall'altra e viene eseguito durante una broncoscopia, in sedazione. Attraverso il riscaldamento controllato delle pareti delle vie aeree, si riesce a diminuire il volume del muscolo che complica a respirazione». La struttura lombarda è uno dei pochi centri ad alta specializzazione che pratica il trattamento, disponibile in Italia solo da qualche mese. «L'asma grave - prosegue Comel - viene definita dalla necessità di ricorrere a terapie con il cortisone, per via orale o ad alte dosi per via inalatoria, per periodi prolungati nel corso dell'anno, al fine d'ottenere un controllo almeno parziale della malattia. Nonostante gli elevati livelli di trattamento, le persone che ne soffrono devono frequentemente ricorrere a cure mediche aggiuntive o a ricoveri». Dal punto di vista epidemiologico, l'asma è una delle prime 5 malattie croniche al mondo, che colpisce 300 milioni di persone.

In Italia l'incidenza varia dal 4 al 13 per cento negli ultrasessantenni. È stato dimostrato che ogni 100 mila pazienti asmatici si verificano quattro eventi mortali e che la maggior parte di questi riguarda persone affette da asma grave.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica