Enel ha firmato ieri laccordo per la cessione della sua rete ad alta tensione a Terna, la società che già gestisce la rete di trasmissione nazionale dellelettricità ad alto voltaggio. Il prezzo previsto è di 1.152 milioni di euro: a Terna andranno 18.583 chilometri di rete ad alta tensione, oltre ai contratti in vigore per i servizi di telecomunicazione. Enel incasserà anche il cosiddetto «profit sharing» per un valore di circa 300 milioni.
Si tratta dei proventi che vengono riconosciuti dallAutorità per lenergia alle società elettriche che fanno miglioramenti sulla loro rete in base alla normativa varata quattro anni fa: il 50% del ricavato va agli utenti sotto forma di riduzione delle bollette, mentre il restante 50% va alle società. Il pagamento dei 300 milioni (in valore attualizzato a oggi) verrà comunque dilazionato nel tempo a partire dal 2009, fino al 2015. In altri termini: Terna spende un po di meno di quanto richiesto dallEnel (che puntava a un maggior introito), ma non incassa il profit sharing. Alla fine tutti contenti, anche se magari non entusiasti.
Il closing del contratto è previsto per la prossima primavera: per quella data Terna verserà la somma pattuita. A regime la rete acquistata genererà un reddito previsto intorno ai 133 milioni lanno, calcolati sulla base delle tariffe 2008.
Con lacquisto della rete Enel, Terna si collocherà al settimo posto al mondo tra gli operatori di trasmissione in base ai chilometri di linee possedute e si consoliderà al primo posto tra i gestori di reti indipendenti in Europa, ha fatto notare lad Flavio Cattaneo. Tra laltro, lacquisto dovrebbe permettere a Terna di accelerare alcuni investimenti di sviluppo già pianificati.
Enel dal canto suo ottiene liquidità per la riduzione del debito, come aveva già annunciato lad Fulvio Conti.
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