Il Tesoro conferma: il pareggio di bilancio sarà raggiunto nel 2013

Secondo le stime il deficit raggiungerà lo 0,1% del Pil tra due anni. Riviste al ribasso le stime del Pil. Il governo promette privatizzazioni riforma fiscale entro il 2012

Il Tesoro conferma: 
il pareggio di bilancio 
sarà raggiunto nel 2013

Roma - Approvato al Consiglio dei Ministri dal Tesoro il Documento di economia e finanza che conferma il pareggio di bilancio nel 2013 come previsto dalla manovra finanziaria. Il deficit, infatto, si attesterà infatti al 3,9% del Pil quest’anno per calare poi nel 2012 all’1,6% ed allo 0,1% nel 2013.

Tagliate invece le previsioni di crescita per il prossimo triennio: il Prodotto interno lordo del Paese dovrebbe infatti crescere quest’anno dello 0,7%, dello 0,6% l’anno prossimo e dello 0,9% nel 2013. Ad aprile le stime parlavono di +1,1% per quest'anno, di +1,3% l’anno prossimo e di +1,5% nel 2013.

Il tasso di disoccupazione si attesterà invece all’8,2% nel 2011 per poi scendere all’8,1% nel 2012 e 2013. Nelle precedenti stime il governo indicava un tasso di disoccupazione all’8,4% per il 2011, all’8,3% per il 2012, all’8,2% per il 2013 e all’8,1% per il 2014.

La pressione fiscale quest’anno si attesta al 42,7%. Per il prossimo anno la pressione fiscale salirà al 43,8% e nel 2013 arriverà al 43,9% per poi scendere leggermente l’anno successivo, al 43,7%. Le precedenti stime fissavano la pressione fiscale al 42,5% nel 2011, al 42,7% nel 2012, al 42,6% nel 2013 e al 42,5% nel 2014. 

I consumi delle famiglie, invece, rallenteranno, come suggerito dagli indicatori congiunturali più recenti. La dinamica del mercato, infatti, del lavoro nel medio termine potrebbe rappresentare un fattore di rischio per le decisioni di spesa delle famiglie. I consumi finali nazionali sono stimati in crescita dello 0,7% nel 2011, dello 0,4% nel 2012 e 2013 e dello 0,7% nel 2014.  

Il governo, inoltre, ha confermato l'intenzione di elaborare una riforma fiscale e assistenziale entro il 2012, mentre "è prevista una clausola di salvaguardia che prevede, in caso di mancata riforma, la riduzione dei vigenti regimi di riduzione fiscale e assistenziale per un importo pari a 20 miliardi dal 2014". In arrivo inoltre provvedimenti in materia di infrastrutture, liberalizzazioni e privatizzazioni, interventi in favore del Sud.

"La manovra complessiva varata dal governo è coerente con il raggiungimento del pareggio di bilancio nel 2013", spiega il Def, "Lo ha appena confermato la Commissione europea secondo cui la piena applicazione delle misure fiscali approvate dal governo consentirà il raggiungimento di un ampio avanzo primario nel 2013 idoneo a porre il debito pubblico su uno stabile

sentiero discendente. Una manovra di risanamento dei conti pubblici, come quella appena varata, se da un lato era necessaria dall’altro lato può produrre effetti non positivi sul livello di attività economica nel breve periodo"

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