Era il 1956 quando il regista Dino Risi girava le scene di Poveri ma belli, in cui due amici lavorano in uno stabilimento balneare sul Tevere. Dopo più di mezzo secolo le scene di quel film potrebbero tornare di attualità: un progetto a medio e lungo termine che renda di nuovo balneabile il fiume di Roma, con tanto di spiagge in centro città, è allo studio della Commissione per lo sviluppo di Roma capitale, presieduta da Antonio Marzano, che ieri ha tenuto una riunione plenaria e che entro la fine di marzo completerà i suoi lavori. Alla presentazione dei progetti del gruppo coordinato da Antonio Marzano sarà presente anche Jacques Attali, presidente della commissione a cui si ispira quella romana.
Ma torniamo al Tevere balneabile. Un progetto ambizioso che dovrebbe essere preceduto, come sostiene la commissione, da una riqualificazione delle rive del fiume da un punto di vista architettonico e urbanistico e da unoperazione di recupero dei fondali del fiume.
Nolo solo: lidea forse più rivoluzionaria è quello di fare del «biondo» fiume una sorta di metropolitana sullacqua. Per gli esperti di Marzano, infatti, il fiume può rappresentare anche unopportunità, fornendo unalternativa al trasporto su gomma con unomologa rete su acqua del servizio pubblico. E come già accade sulla Senna a Parigi, potrebbe essere di aiuto al deflusso delle auto, trasformando gli attuali corridoi sulle rive dedicati alle piste ciclabili, in strade dove deviare il traffico.
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