Toh, adesso Epifani dà ragione al Cavaliere

Ancora una volta è bastato uno slogan: «Rialzati (Ali)talia» per cambiare il corso della campagna elettorale e costringere Veltroni a smentire se stesso: «Non si può fare». Silvio Berlusconi ha detto che ci poteva essere un’altra soluzione rispetto ad Air France, e che lui ci avrebbe messo la faccia per trovarla, e il primo risultato è stato che nella cabina del centrosinistra si sono messi tutti a litigare. Un minuto dopo il volo low cost delle Pd airlines è andato in picchiata.
Fino a ieri ci spiegavano che la svendita era inevitabile. Un dramma da accettare con rassegnazione, perché quell’azienda decotta non faceva gola a nessuno. Solo una settimana fa Air France minacciava addirittura di mandare a monte la trattativa. Quello che si può comprare senza mercato e concorrenza - è noto - si compra per un tozzo di pane. Fino a ieri ci spiegavano che Alitalia era solo un buco nero, una zavorra di cui liberarsi al più presto. Magari sarà vero, ma allora non si capisce perché - dopo che Berlusconi ha parlato - il ministro castrista Bianchi si è affannato a spiegarci che «non c’è alcuna urgenza di vendere Alitalia». Ma come? Se fino a ieri il ministro Padoa-Schioppa ce lo ripeteva un giorno sì e l’altro pure, e solo la settimana scorsa aveva confessato al Corriere della Sera il dramma della «solitudine» che aveva vissuto. È evidente che uno dei due ministri (ma forse tutti e due) straparla. Anche perché adesso l’amministratore Spinetta dice che lui vuole «trattare a oltranza».
Ma se il governo si incarta, il sindacato rosso è costretto a vere e proprie acrobazie. Guglielmo Epifani, che per occultare la simpatia della sua organizzazione al piano Berlusconi (e allo stesso tempo mettere in ombra i giudizi feroci su quello Prodi e sulla sua trattativa) deve inventarsi che il governo precedente «ha avuto ancora più responsabilità». Il fatto è che la Cgil, dopo la Cisl (che lo ha già detto ufficialmente con Bonanni) spera che l’operazione Air France non vada in porto. Lo sperano, perché Epifani, si dice, è andato fino a Parigi per scoprire che di garanzie ai lavoratori Spinetta ne dà poche. O che, come dice ancora più chiaramente Bonanni, «sciolta la neve si sono scoperti i buchi del piano».

Alla fine, l’unica cosa certa, è che con uno slogan Berlusconi è riuscito a caratterizzare la campagna elettorale, dare nuovo carburante all’Alitalia e costringere i sindacati, Epifani in testa, a scegliere la sua compagnia, non solo aerea.
Salvatore Tramontano

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