Toh! Alla faccia della crisi Roma è la capitale italiana del lusso

È Roma la città dove si ama spendere di più per beni di lusso. Gli abitanti della capitale comprano accessori griffati soprattutto per stupire. Lo dice uno studio realizzato dalla famosa maison francese Hermès, che passa alla lente d’ingrandimento fashion victim di cinque città campione: Milano, Padova, Napoli, Palermo e appunto Roma. Ed è quest’ultima a risultare la più spendacciona quando si tratta di accessori di lusso.
Dallo studio emergono veri e propri identikit degli acquirenti-tipo, divisi su base geografica. E gli orientamenti del pubblico romano vengono messi al confronto con gli altri per desideri, criteri di scelta, abitudini di acquisto, caratteristiche e garanzie richieste sugli accessori. I romani, per incominciare, sono particolarmente attenti alla provenienza dell’oggetto di lusso: l’accessorio dei sogni in genere è la borsa per le donne (37 per cento) e l’orologio tra gli uomini (27), ma gli intervistati di Roma (32,1) mettono al primo posto le scarpe. A rendere unico l'oggetto del desiderio per tutti è l’eleganza (24,9 per cento), ma a Roma si tiene molto alla durata nel tempo dell’accessorio (14,9) e alla sua esclusività (12,1), prima ancora che all’aspetto (12). Anche l’assistenza tecnica ha la sua importanza (11,4).
Roma è la seconda città per numero di persone che fa più di 5 acquisti di lusso all’anno (21,1 per cento), dietro a Milano (26) ed è anche quella dove si è più disposti a spendere per l’accessorio di lusso: l’11 per cento degli intervistati dichiara acquisti per oltre i 5000 euro (contro il solo 7 a livello nazionale). La maggior parte dei romani, il 51 per cento, si colloca nella fascia di spesa più bassa, che va fino a 1000 euro, con un’incidenza però inferiore al dato generale: è infatti il 55 per cento degli intervistati in generale a dichiarare questa disponibilità di spesa. Infine, il 31,5 per cento della popolazione intervistata a Roma si dichiara disposta a spendere tra i 1000 e i 5mila euro, contro il 27 che si attesta sugli stessi volumi di spesa a livello nazionale. Si acquistano prodotti di lusso per premiare sé stessi (21,6) o anche soltanto perché un oggetto «piace» (20,8). Quanto all’autogratificazione (17) e al gusto personale (18,5), Roma fa eccezione poiché i suoi abitanti fanno spese prima di tutto per stupire (22,4). Il lusso provoca un piacere personale (38), soddisfa il desiderio di possedere un oggetto esclusivo (22) e permette di distinguersi dagli altri (18). Ma a Roma in particolare questo acquisto è la conquista di uno status symbol (20,7).
Al primo posto assoluto, tra i romani, la garanzia più richiesta è la provenienza (con il 31,9 per cento delle preferenze è il dato più alto di tutte le città), seguita dall’autenticità (27), dalla manifattura (19,1) e dai materiali (17,3). L’oggetto di lusso un bene da tramandare di generazione in generazione per il 52 per cento degli intervistati, soprattutto donne.

E tra le creazioni del marchio Hermes ne vengono indicate 5 senza tempo per originalità ed eleganza: la cintura con la «H» (38,2 per cento), la borsa modello Kelly (31,9), i sandali (30,2), la cravatta di seta (27) e il foulard classico (25,1).

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