VeneziaLa notizia è che al Passante si passa. Lo dovrebbe dire la parola stessa, ma dopo i trenta chilometri di coda di sabato scorso e dopo i tremila chilometri di polemiche che ne sono seguiti, logico che nel week-end dellesodo, quello del bollino nero, in questo snodo cruciale del traffico vacanziero del Nord Est ci fosse il forte timore che linghippo potesse ripetersi, magari in peggio. E quando nella primissima mattina di ieri i chilometri di coda sul Passante di Mestre sono diventati nove («A causa di piccoli incidenti», tiene a precisare il governatore Galan), il timore stava diventando panico. E invece è stato solo un attimo: il piano di emergenza previsto dalle società concessionarie è entrato in funzione subito, il Passante è rimasto chiuso per unoretta, il traffico è stato deviato sulla tangenziale e, nonostante linevitabile imbuto a Quarto dAltino, dove le cinque corsie di marcia (tre del Passante più due della tangenziale) diventano le due della Venezia-Trieste, il resto della giornata si è trasformato in una passeggiata di salute.
E, chissà, forse allAntitrust sono girate un pochino le scatole, visto che ieri sera ha annunciato unistruttoria sulla gestione del Passante, ipotizzando a carico della società concessionaria (50% Regione e 50% Anas) lesercizio di pratiche commerciali scorrette. In altre parole, secondo lAntitrust sabato 1° agosto non sarebbero state date agli automobilisti informazioni sufficienti per percorrere strade alternative, in modo da fare incassare il pedaggio ai gestori. E se tutto è andato liscio in un giorno in cui le auto in circolazione erano in numero pari o superiore (circa 85mila) a una settimana fa, deduce lAntitrust, vuol dire che qualcuno ha fatto il furbo.
Apriti cielo. Giancarlo Galan, che non aveva neanche fatto in tempo a festeggiare per la prova provata delle sue tesi di fondo («Gli ingorghi si causano solo nellincrocio con la Venezia Trieste perché in troppi si sono opposti alla realizzazione della terza corsia»), si è ritrovato il coltello dellAntitrust conficcato nella schiena. «Mi auguro sia uno scherzo di Ferragosto - reagisce -. Un giornalista mi ha chiesto addirittura se aveva chiamato Berlusconi per informarsi del traffico sul Passante. Non lo ha fatto, ma se lavesse fatto avrei avuto una buona notizia per lui: lesodo ordinato di Mestre testimonia che la crisi economica è ormai alle spalle».
Lesodo non cè stato solo a Mestre, ovviamente, anche se tutto il traffico diretto nelle spiagge venete, friulane, slovene e croate passa in questo snodo. Il «Centro di coordinamento nazionale per fronteggiare le situazioni di crisi in materia di viabilità» (ebbene sì, cè anche questo) ha diffuso una nota per spiegare che «lindicazione di bollino nero per la giornata di oggi (ieri, ndr), confermata dai volumi di traffico, ha fatto sì che una parte di utenti abbia anticipato la partenza tantè che i flussi di traffico verso le località di vacanza già dalla giornata di giovedì sono risultati sostenuti».
I punti più critici sono stati quelli della barriera di Trieste-Lisert, in uscita dallItalia, dove si sono verificati sei chilometri di coda. Quattro chilometri di fila cerano invece in direzione della Svizzera, nei pressi di Chiasso. Code anche a Ventimiglia per la Francia e sullA22 del Brennero per lAustria, in particolare tra Egna e Ora.
Sulle autostrade è andata tutto sommato bene, non si può certo dire lo stesso per chi aspettava di prendere un volo laltro ieri a Fiumicino. Dalle 12.30 alle 14.30 è andato in tilt un cavo della Telecom e al check-in dellaeroporto della capitale non potevano essere accettati i passeggeri.
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