A Tokio in vetrina le auto più pazze del mondo

Piero Evangelisti

da Tokio

Al salone dell’automobile di Tokio, 39ª edizione, sembra proprio che la parola d’ordine sia «extravaganza», termine usato spesso dagli americani e da ora assunto anche dai nipponici, normalmente alieni alla conoscenza profonda degli eccessi, ai quali non si sono però mai sottratti quando si tratta di automobili. Alla rassegna giapponese, che si apre sabato (si chiuderà domenica 6 novembre dopo avere visto sfilare un milione e mezzo di cittadini del Sol levante), non mancano gli esempi di ecletticità e di coraggio stilistico, sfoderati senza remore dai costruttori di Casa.
Non c’è dubbio che, in questa particolare classifica di originalità il primo posto tocchi a Honda, con una macchina che ha dalla sua parte un nome accattivante: «Wow». Espressione di meraviglia nel mondo dei fumetti, ma anche suono ben reso graficamente per esprimere un verso del cane. È infatti lui, il migliore amico dell’uomo, il protagonista su questo prototipo Honda, a bordo del quale, prima di tutto, può godere di un ampio vano posto nella plancia di fianco al guidatore, che può costantemente coccolarlo. Basta intendersi sulla taglia del cane e non pensare a un San Bernardo e limitarsi a un cocker. I flussi di aria nell’abitacolo di Honda Wow sono studiati per garantire sempre il clima ottimale anche al vostro migliore amico, che, pian piano, apprezzerà anche le finiture in legno che sono state riservate al suo posto, e non avrà più motivo di abbaiare. L’omologazione del nuovo prototipo Honda prevede quattro posti, 6 posti, oppure 4 posti più il cane. Senza informazioni dettagliate disponibili si può pensare che anche un gatto, per «par condicio», possa godere degli stessi privilegi.
Nissan Pivo (nome che viene dal perno, elemento centrale al quale tutto attorno gira, insomma, il pivot del basket), è invece l’auto che si può osservare da quattro lati e scoprirla sempre uguale, perché l’abitacolo gira su se stesso di 180° con due assi indipendenti e con 4 ruote sterzanti, Nissan Pivo, autentica cittadina, elimina i problemi di parcheggio, grazie alla cabina che ruota sul telaio, nonché le sempre spiacevoli operazioni di retromarcia. Ovviamente questi due prototipi di Honda e Nissan contengono molti altri importanti dispositivi di decisiva evoluzione tecnologica, che possono trasformarle in prossime automobili di serie.
La riprova viene dal gigante giapponese Toyota, con il concept Fine-X, automobile compatta, che vanta portelloni laterali unici ad ala di gabbiano, che con un solo comando permettono l’accesso a due file di sedili.

Anche in questo caso il costruttore ha pensato alle 4 ruote sterzanti senza, però, spostare in alcun modo la posizione della cabina e affidandosi a una complessa serie di sensori. Agevoli manovre di parcheggio e sicure inversioni di marcia sono anche in questo caso assicurate.

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