Antonio Signorini
da Roma
Il pacchetto famiglia della Finanziaria torna alle origini e si riaprono le porte allestensione anche al 2006 del bonus da mille euro per i nuovi nati. Il ministero dellEconomia ha ufficializzato la soluzione del principale nodo politico della manovra con un comunicato stampa. «Dopo le asimmetrie informative che si sono create in Senato tra gli uomini-Finanziaria della maggioranza, sarà formalizzato in un emendamento legislativo il testo dellaccordo base su cui si è formato il consenso tra i leader della maggioranza.
Sarà il primo emendamento presentato in Commissione alla Camera dei deputati, in modo da porre felicemente termine, con il consenso di tutti gli amici, alla discussione di questi giorni». In altre parole Giulio Tremonti ribadisce la sua tesi e cioè che sul testo presentato al Senato - e quindi sullassegno per i nuovi nati limitato al 2005 ma esteso anche ai primogeniti - cera laccordo di tutti. Però spiega anche di non avere problemi a mutare la proposta accogliendo le richieste degli altri partiti di maggioranza (Udc e An) che chiedono di estendere lassegno anche al 2006. Limportante per il Tesoro è che il pacchetto famiglia impegni le risorse previste, quindi 1,14 miliardi e niente di più. «A saldi finanziari invariati - spiega - le finalizzazioni annuali possono essere naturalmente variate».
Soddisfatti i centristi, che avevano comunque già dato credito al governo votando la Finanziaria al Senato. «Apprezzo che sia stato rispettato laccordo preso la scorsa settimana tra i leader della Cdl», ha dichiarato il segretario dellUdc Lorenzo Cesa.
Resta da capire cosa succederà allassegno nel 2005. Nel testo varato dal Senato i mille euro spettano a tutti i nuovi nati, ma per coprire i costi dellestensione al 2006 si potrebbe tornare alla versione originaria, con una limitazione per lanno in corso ai figli successivi al primo. Unipotesi che - ha avvertito ieri il ministro al Welfare Roberto Maroni - la Lega Nord non accetterà.
Per il resto la manovra è stata criticata dalle opposizioni e dai sindacati. Il leader dellUnione Romano Prodi ha ironizzato sullentità della somma per le famiglie: «unelemosina» di un miliardo a fronte di «tagli per 7 miliardi ai servizi».
A prescindere dalla Finanziaria, nel 2006 leconomia italiana potrebbe riservare belle sorprese.
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