Torna Rocchi, la Lazio vuole i tre punti «Ma con il Toro non è l’ultima spiaggia»

Quattro sconfitte consecutive (in pratica tutte le partite del girone di ritorno), altrettanti punti conquistati nel 2009 in campionato. Oggi nell’anticipo delle 18 Delio Rossi chiede alla sua Lazio il riscatto. Qualche segnale di ripresa è arrivato domenica scorsa a Firenze, con la beffa finale del gol di Gilardino. «Dopo la partita al Franchi ero amareggiato, perchè mi sono messo nella testa dei miei giocatori, che hanno fatto meglio dell’avversario ma non hanno portato nulla a casa - sottolinea il tecnico -. Penso che le occasioni fallite da Zarate e Pandev siano un momento contigente, anche perchè non ho visto errori marchiani e clamorosi, magari un po’ di imprecisione e fretta. A inizio stagione forse creavamo di meno, ma concretizzavamo di più. Io mi preoccuperei se non creassimo occasioni, la squadra è viva. Fare risultato con il Torino sarebbe di capitale importanza, ma non siamo già all’ultima spiaggia. Ho sempre detto che la classifica bisogna vederla a marzo, i conti si faranno allora».
Con i granata Rossi non avrà Zarate e De Silvestri squalificati, mentre Pandev toccherà quota 150 partite con la Lazio in serie A, primo straniero biancoceleste a raggiungere questo traguardo. Il macedone agirà in coppia con Foggia alle spalle del rientrante Rocchi. A centrocampo mancherà l’infortunato Ledesma (Dabo al suo posto). Cribari è in vantaggio su Rozehnal, mentre in porta fiducia a Muslera, nonostante la buona prestazione di Carrizo in nazionale. «Sarà una partita diversa da quella di Firenze - dice Rossi -. Dovremo avere pazienza e sbagliare poco. Spero che i nostri tifosi restino vicini alla squadra fino al 95’. Il Torino? Mi aspetto che non venga a giocare a viso aperto, tenendoci in grande considerazione. Non pensava di trovarsi in questa situazione di classifica, adesso gioca da provinciale come è giusto che sia. E noi per vincere siamo destinati a giocare meglio degli avversari».
Il club granata ha pubblicato sul suo sito un dossier sugli errori arbitrali. «In carriera ho visto un sacco di gente sportiva quando vince, un po’ meno quando perde - dice Rossi -.

Ho visto colleghi che dicevano che l’arbitro era bravissimo, salvo poi pensarla in modo diverso quando faceva errori contro di loro. Se il direttore di gara arbitra male io lo dico così come se arbitra bene. Non ho un’idea in merito al dossier, ma non penso che ci sia dietrologia».

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