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Tpl Toscana, quegli strani rapporti tra il Pd e i francesi

Giovanni Donzelli, deputato di FdI, interviene sul trasporto pubblico toscano e attacca: "Chiediamo al governo se i legami fra la Regione, Ratp e il Partito democratico siano tali da aver garantito una regolare concorrenza nello svolgimento della gara"

Tpl Toscana, quegli strani rapporti tra il Pd e i francesi

"Odiosi intrecci hanno portato all'affidamento del trasporto pubblico locale toscano ai francesi". A denunciarli nel corso di un'interrogazione parlamentare è Giovanni Donzelli, deputato fiorentino di FdI.

"Dal punto di vista giudiziario sarà la magistratura a valutare, sul piano politico chiediamo al governo se i legami fra la Regione, Ratp e il Partito democratico siano tali da aver garantito una regolare concorrenza nello svolgimento della gara", aggiunge Donzelli riferendosi ai rapporti intercorsi, a vario titolo, fra numerosi soggetti, consulenti, o dipendenti pubblici e l'azienda francese proprietaria di Autolinee Toscane, la società che ha vinto il bando di gara nel 2015. Nella commissione che ha decretato il vincitore, infatti, vi erano persone che hanno lavorato per l'azienda di trasporto pubblico toscana di proprietà della francese Ratp. Fra i personaggi coinvolti sono state scoperte consulenze, incarichi e sponsorizzazioni come quella relativa alla Festa dell'Unità di Firenze effettuata da Gest (società del gruppo Ratp che gestisce la tramvia di Firenze) proprio nel 2015, anno di aggiudicazione della gara."La sinistra si è ancora una volta mostrata incapace: da allora l'aggiudicazione del trasporto pubblico ai francesi è in una selva di ricorsi giudiziari a prescindere da come finirà, noi pretendiamo la massima trasparenza", conclude Donzelli.

Sul tema è intervenuta la procura di Pistoia dove è stato presentato un esposto per far luce su questi strani intrecci, mentre il governatore della Regione Toscana è passato al contrattacco. "Faremo quello che bisogna fare: l’avvocatura prenderà i suoi provvedimenti, e se ci sono calunnie ne risponderanno in tribunale", ha detto al Tirreno. E, poi, ha aggiunto: "Avremo pur diritto come Regione di assegnare una gara che, ripeto, migliora la vita dei cittadini. C’è un solo cruccio: non ci fosse stato tutto questo contenzioso, i pullman in Toscana sarebbero stati tutti nuovi". I consiglieri comunali della Lista Spada e Curcio (Lega) Tommaso Cocci, Daniele Spada e Marco Curcio, però, non si sono lasciati intimidire e hanno replicato immediatamente: "Se sei di centrodestra o sei razzista, o sei fascista o ti minacciano di querele quando parli di temi" e hanno continuato a chiedere delucidazioni a Rossi che"minaccia denunce invece di rispondere nel merito".

"Che succede in Regione? Hanno fatto la gara più importante d’Europa sul Tpl e hanno paura di parlare di trasparenza e questioni di opportunità? Prato ha molto da perdere da questa gara, con la perdita degli affidamenti da parte di Cap", si chiedono i consiglieri di centrodestra che hanno presentato un'interrogazione urgente al sindaco di Prato Matteo Biffoni.

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