Tragedia a Cerenova Surfista muore per una tromba d’aria

Surfista si schianta contro un edifico dopo un volo di 40 metri. Ennesima tragedia ieri a Campo di Mare, Cerveteri, per un kitesurfista di 33 anni, P.G., elettricista, investito in pieno da una tromba d’aria. Il giovane è stato travolto assieme a due amici, uno di 30 anni, a loro volta sbalzati a folle velocità contro le auto in transito in via delle Margherite il primo, sull’arenile affollato di vacanzieri l’altro.
Un assurdo incidente accaduto sulla spiaggia di Cerenova all’ora di pranzo, con un mare forza 5. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri di Civitavecchia, il trentatreenne finisce prima sul tetto di una palazzina vicina alla spiaggia, poi contro una cancellata di ferro. Inutili i soccorsi: quando arriva l’ambulanza del 118 per il giovane di Cerveteri, politraumatizzato, non c’è più niente da fare. Il ferito più grave, invece, è stato trasportato in elicottero al policlinico Gemelli di Roma per numerose fratture di cui una al femore. Più fortunato, infine, il terzo ferito che se l’è cavata con varie contusioni. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco allertati da un abitante della zona. Accade tutto davanti a decine di bagnanti atterriti, presso il centro balneare «Oceano Surf», famoso “spot” della costa per gli appassionati delle onde e degli sport estremi. «Facevano mille acrobazie in aria - racconta uno di loro - sembravano esperti ma, all’improvviso, si è sollevato una specie di uragano che se li è portati via. Mentre molti fuggivano, cercando riparo nelle auto, noi abbiamo cercato di soccorrerli ma quando li abbiamo raggiunti ci siamo resi conto della gravità della situazione». Un caso isolato? Nient’affatto. Proprio sul litorale a nord della capitale, a pochi chilometri di distanza, il 21 novembre scorso è un impiegato romano, Stefano Dessi di 40 anni, a finire contro il muro di recinzione di una villa costiera di Passoscuro assieme alla sua tavola. L’uomo, uscito in mare nonostante il forte vento di maestrale, viene spinto dalla vela verso l’entroterra a ben 100 chilometri orari. Impossibile, a quel punto, ogni tentativo di evitare l’impatto. Il quarantenne viene trasportato in codice rosso in un ospedale romano per gravi lesioni al bacino e trauma cranico. Non basta.

Sempre sullo stesso arenile tra Ladispoli e Santa Marinella, il primo dicembre scorso è un trentaseienne in cerca di emozioni forti a finire contro una struttura sul lungomare di Marina San Nicola. L’uomo, soccorso da alcuni passanti che hanno assistito impotenti alla scena, viene ricoverato in prognosi riservata per i forti traumi subiti.
yuri9206@libero.it

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