All'appello, tra gli altri, mancano sempre il norvegese Rolf Bae, l'irlandese Gerard McDonnell, il sessantunenne francese Hugues d'Aubarede, almeno tre coreani e vari portatori d'alta quota. Le speranze di ritrovarli in vita, dopo 48 ore a 8.000 metri, sono sempre meno. Inoltre per domani è in arrivo una perturbazione che renderà impossibili le ricerche.
Nove morti e quattro dispersi E' di 9 morti e 4 dispersi il bilancio provvisorio di quanto sta avvenendo sulle pendici sommitali del K2, nel Karakorum pachistano. Lo ha riferito questa mattina, con una telefonata al comitato Everest-K2-Cnr, l'alpinista bresciano Roberto Manni che sta assistendo alle operazioni di soccorso dal campo base.
Elicotteri per i soccorsi In collaborazione con l'Unità di crisi della Farnesina e con l'ambasciata italiana in Pakistan, il comitato Everest-K2-Cnr sta organizzando l'invio di elicotteri per recuperare e soccorrere il più velocemente possibile gli alpinisti che stanno scendendo dalla sommità del K2. Lo ha annunciato Agostino Da Polenza, presidente del comitato Everest-K2-Cnr, che è in contatto con le autorità pachistane. Gli elicotteri dovrebbero atterrare quantomeno al campo base, o meglio ancora alla base dello sperone Abruzzi, dove gli scalatori dovrebbero essere prelevati e trasportati a valle. "Più in alto non si può salire - spiega Da Polenza - a causa del forte vento. Per ora il tempo è comunque ancora buono, c'é solo una fascia di nebbia a 8.000 metri. E' necessario che le operazioni di soccorso siano ultimate prima che le condizioni peggiorino". "E' chiaro che per un'operazione del genere - ha aggiunto - sono necessari parecchi elicotteri pachistani".
Travolti da un a valanga E' stata una valanga, caduta poco sopra il 'traverso', a circa 8.300 metri di quota, a provocare ieri mattina la tragedia. E' quanto hanno raccontato alcuni scalatori sudcoreani appena giunti al campo base avanzato dopo aver trascorso le ultime 72 ore in alta quota. A raccogliere le testimonianze è stato Mario Panzeri, alpinista lecchese reduce dalla scalata del Broad Peak, che partecipa alle operazioni di soccorso con il compagno di cordata Daniele Nardi. La valanga - secondo quanto riferito dai sudcoreani - si è staccata verso le 8 e avrebbe trascinato con sé gli alpinisti che stavano bivaccando in attesa di scendere a valle. Marco Confortola e il capospedizione Wilco van Rooijen se la sono cavata in quanto avevano scavato una buca nella neve - dove hanno trascorso la notte - circa 15 metri più a sinistra e sono stati solo sfiorati dalla slavina.
Di quel gruppo, probabilmente, facevano parte anche l'irlandese Gerard McDonnell e il francese Hugues d'Aubarede con il suo portatore pachistano. Confortola ora si trova a campo 2 e dovrebbe scendere ancora ai campi inferiori dove trascorrerà la notte. Per domani è previsto l'arrivo al campo base.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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