Le trattative choc dei mercanti di bambini «Li vogliamo di 5 mesi»

Ecco una delle intercettazioni effettuate dai carabinieri del Ros nelle indagini su un traffico di bambini dalla Nigeria in Europa, Italia compresa. Due donne (una è la «madame» che organizza anche i viaggi delle prostitute nel nostro Paese) studiano quale bambino prendere, dove piazzarlo, in quale luogo nasconderlo prima del trasferimento. Il sistema è quello dell'adozione mascherata, con vendita successiva. Oppure, direttamente l'acquisto del neonato, in orfanotrofi o ospedali, attraverso basisti compiacenti.
Sullo sfondo il timore di sacrifici propiziatori. Scrive il Ros: «Alla base vi era un allarmante programma finalizzato al rapimento di neonati o bambini da quel Paese per introdurli nel territorio nazionale. Non è escluso che la finalità dei rapimenti, come confermato dalla polizia britannica, sia da ricondurre all'utilizzo dei neonati come vittime di veri e propri sacrifici nell'esecuzione di riti voodoo (...). Già dalla prima lettura la conversazione intercettata appariva di indubbio interesse in quanto faceva trasparire che le due donne stavano progettando l'acquisto/vendita di un bambino di pochi mesi da reperire a Benin City in un ospedale cittadino».
Donna: «Ma se riusciamo tramite questo a prendere un bambino dove lo portiamo?».
Madame: «Lo facciamo portare in orfanotrofio in attesa che scendiamo. Sennò possiamo chiedere alla donna di Benin».
D: «(...). L'uomo mi ha chiesto che tipo di bambino vogliamo: piccolo fino a un anno o da due, io gli ho risposto se potevamo avere quello di 8 anni e lui mi ha detto di no, perché a quell'età possono creare problemi».
M: «Da cinque mesi fino a un anno e mezzo va benissimo e quando lo porteremo non gli diremo la sua età».
Alla fine la scelta della Madame cade sull'amica fidata che avrebbe tenuto il bambino. È tutto pronto. Occorre falsificare i documenti. La madame dà indicazioni precise alla donna in partenza da un aeroporto del nord Italia.
M: «Quando devi scrivere la data di nascita metti un qualsiasi giorno di gennaio 2007».
D: «Uno qualsiasi?».
M: «Sì, qualsiasi. Ora il bimbo è piccolo, ha 3 mesi ma deve crescere come un europeo».
D: «(Ride) Aiuto. Ok!».
La madame ha grandi possibilità di scelta. Tanti i bambini a disposizione. Dalle telefonate sembra ne voglia uno per sé. Punta su un primo bambino, ma le analisi sullo stato di salute non sono buone. Così opta per un altro. E l'affare è fatto.
M: «Non mi hanno dato il bambino di cinque mesi perché l'analisi che è stata eseguita ha dato esito negativo. (...) C’è un altro bel bambino di 10 mesi... è qui con me».
La richiesta dall'Europa è chiara: servono bambini di carnagione più chiara possibile. E così ci si impegna per trovarne mulatti. Pagamento a rate.
M: «Sembra nato in Europa (tono ironico)».
D: «Questo è più bello... di colore chiaro, proprio bello».
M: «Ringrazio Dio. Senti ma perché non mi hanno dato quello di 5 anni?».
D: «Quello non andava bene... li hanno presi da un ospedale psichiatrico. Le analisi non andavano bene».
M: «Ok... adesso ho capito (...). Senti, e invece come stanno andando le cose per il tuo?».
D: «È come se fosse mulatto».
M: «Costerà un po' di soldi».
D: «Quattro».
M: «Se possono aspettare, fanno la registrazione così pagheremo a rate... forse fra due mesi le cose andranno meglio».
La madame vuole comprare un figlio al quale lasciare l'eredità. A qualsiasi cifra.
M: «Io ho parlato con una mia amica e lei preferisce che io porto il bambino in Italia per farlo crescere».
U: «Ok».
M: «Paghiamo qualsiasi cifra, ormai siamo nelle loro mani».


All'appello dei Ros mancano sicuramente due bambine: Secess e Silvia, entrambe «adottate» con modalità illecite. «È evidente - chiosano i carabinieri - la sussistenza del reato di sequestro di persona ipotizzato sicuramente a danni della neonata Success».

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