Politica

Tre milioni di morti all’anno per incidenti fra le mura di casa

Basta una semplice disattenzione e l'oggetto più innocuo di casa può trasformarsi in un killer. In Italia ogni anno sono circa tre milioni le vittime di incidenti casalinghi. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ricorda che gli infortuni domestici sono la prima causa di morte per i bambini, anche se le più colpite sono le casalinghe: sono circa il 41% le donne che si feriscono tra le quattro mura. Dal taglio maneggiando coltelli o forbici alle ustioni, cadute. A rischio anche gli anziani e persino gli amici a quattro zampe, cani e gatti. In netto aumento soprattutto i traumi oculari, sia nell'ambito degli incidenti domestici, sia nei luoghi di lavoro, ma anche sulle strade e durante la pratica sportiva (nel corso di partite a calcio, a tennis o in spiaggia).
Diagnosi, cura e gestione dei traumi oculari saranno discussi a Bergamo, al Centro Congressi Giovanni XXIII, il 25 e il 26 giugno nel corso del congresso della S.I.E.T.O. (Società Italiana di Ergoftalmologia e Traumatologia Oculare). «Una situazione molto complessa - spiega Stefano Zenoni, coordinatore scientifico del congresso e direttore dell'Unità di Oculistica degli Ospedali Riuniti di Bergamo - che necessita di un aggiornamento e un confronto costante tra esperti per poter mettere a punto le strategie diagnostiche e terapeutiche migliori».I massimi specialisti della cura dell'occhio si confronteranno sulle nuove frontiere della chirurgia oculistica alla luce dei nuovi dati e delle nuove tipologie di traumi. Infatti, se da un lato grazie a limiti di velocità, cinture di sicurezza e air-bag si registra una riduzione della mortalità per incidenti stradali, dall'altro sono in netto aumento i casi di trauma facciale e toraco-addominale causati proprio dai sistemi di sicurezza. Sotto la lente le nuove indagini e tecniche per la cura di cornea, cristallino iride e angolo, ma anche i differenti tipi di traumi che vedono spesso protagonisti i bambini.
La casa in particolare non è sempre il luogo più sicuro, trappole sono presenti in cucina e nel bagno. Pericolose le prese elettriche scoperte, le fiamme alte dei fornelli e i corto circuiti. E considerato che è sempre meglio prevenire che curare qualche consiglio può essere utile. Preferibile acquistare soltanto giocattoli certificati CE adatti all'età del bimbo, non permettere ai piccoli di portare braccialetti e ciondoli quando dormono, non lasciare mai il bambino da solo su ripiani alti come il fasciatoio, un divano o un letto senza sponde e mai abbassare la guardia non appena inizia a camminare (metterà in bocca ogni cosa gli capiterà a tiro e esplorerà ogni angolo della casa senza timore). Gli incidenti più gravi vedono protagonisti bambini dai due ai cinque anni. Importantissimo dunque tenere sotto chiave farmaci e altre sostanze pericolose, non scambiare i contenitori dei liquidi, non lasciare incustodite pozze d'acqua e piscine. In bergamasca un mese fa un bimbo di quattro anni è affogato in soli trenta centimetri d'acqua piovana depositata sul telo di copertura di una piscina. Attenzione a elettrodomestici, agli oggetti che scottano come il ferro da stiro e le pentole vanno posizionate sui fuochi più interni della cucina.

Infine le scale, devono essere protette con cancelletti.

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