Gian Piero Scevola
La Federcalcio ha dichiarato guerra ai simulatori. Le belle parole di Franco Carraro, prima che il campionato iniziasse, sul nuovo e rivoluzionario utilizzo della prova tv anche nei confronti dei simulatori (un provvedimento espressamente richiesto dallUefa, che già ne dispone da tempo), hanno provocato leffetto sperato. Iliev, che con un suo volo plateale, senza essere stato nemmeno sfiorato da Domizzi, aveva procurato un rigore al Messina nella gara contro lAscoli, è stato squalificato dal giudice sportivo Maurizio Laudi per tre giornate. Il procuratore federale ha visionato il filmato dellepisodio, rilevando che tra i due non vera stato contatto ed ha segnalato il fatto, entro le 12 ore successive (per non incorrere nel ritardo sullo sputo di Vargas), al giudice. Arbitro Banti buggerato dal volo di Iliev, la cui condotta è stata giudicata gravemente antisportiva da Laudi che, alle due canoniche giornate di stop per una simile condotta, ne ha aggiunta una terza: il furbetto Iliev aveva esultato «come se avesse fatto gol, chiamando i compagni a un abbraccio di congratulazione, esultanza che contrasta in modo stridente con il dovere di correttezza sportiva essendo Iliev consapevole che la caduta a terra non è stata frutto dellintervento scorretto di un avversario ma di un proprio volontario gesto».
Data una bella sberla agli eredi di Chiarugi, il re dei simulatori e bella compagnia affine, il giudice ha anche deciso di fermare per 4 turni laltro messinese, Riccardo Zampagna che a fine gara aveva rifilato una testata allarbitro. Una testata, documentata dalle immagini tv, che non ha assunto il carattere di violenza (altrimenti le giornate sarebbero state 8) ma «in un contesto di insistite proteste Zampagna si avvicinava allarbitro con atteggiamento minaccioso e gli appoggiava la fronte sul naso». Trattasi dunque di condotta irriguardosa, con il fischietto livornese che nel rapporto, unico elemento sul quale il giudice opera (senza guardare i filmati), ha evidentemente mitigato la portata dellintervento di Zampagna. Perchè il naso dellagente di commercio livornese è stato schiacciato.
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