Teodora Poeta
da Ancona
Traditi dalla Rete. Scoperti dopo aver messo su Internet quattro filmati delle loro ripetute «bravate», registrati con i telefonini. Vittima dellennesima violenza è una tredicenne, che da tempo subiva, in silenzio e nella vergogna, le violenze sessuali da parte di una baby gang, diciassette ragazzotti detà compresa tra i 14 e i 17 anni. Ragazzi di famiglie bene della zona Torrette di Ancona.
Palcoscenico di questa ennesima storia di violenza il parco del Gabbiano. Il primo approccio inizia, qualche tempo fa, nella scuola media frequentata dalla giovane. La ragazza viene avvicinata dal bullo dellistituto. Forse, in un primo momento, si instaura anche un rapporto di simpatia. Ma presto è lincubo. Cominciano le attenzioni pesanti del giovane, poi via via dei suoi amici. Fino ad arrivare a un vero e proprio baby branco composto, non si sa ancora con precisione, da circa diciassette minorenni, mentre altri ricevono, in un secondo momento, i video hard sui propri cellulari, creando una sorta di passaparola che fa il giro della scuola.
Sulla vicenda la Procura per i Minori di Ancona, ha aperto uninchiesta. I particolari che iniziano a trapelare lasciano sconvolti, ma, per adesso, non è stata ancora adottata alcuna misura cautelare a carico degli stessi minori. Giovedì sera, sono scattate le perquisizioni nelle loro abitazioni, con la speranza di trovare prove che confermassero il loro coinvolgimento o addirittura proprio i quattro filmati messi on-line. Ieri, poi, sono stati sequestrati i telefonini dei ragazzi coinvolti. Al vaglio della polizia Postale, tuttavia, ci sono sia i video registrati con i cellulari, sia i dischetti oltre ai cd sequestrati durante le perquisizioni. Allinterno della scuola media di Ancona erano in molti a sapere dellesistenza di questi video. «Se li sono scambiati tra di loro», racconta un ragazzo, come se si fosse trattato dellultimo film preso in videoteca e prestato allamico.
È stata la vittima a raccontare ai genitori quanto stava subendo ormai da troppo tempo in silenzio. E così, è scattata la denuncia. Ma su questultimo particolare circolano versioni diverse. Cè, infatti, chi sostiene la tesi che la segnalazione sia partita non dai genitori della minorenne, ma da alcuni ragazzi che avrebbero visto i quattro video su Internet o addirittura, dai loro genitori, se non proprio da qualche professore. Fatto sta che, così come commenta il procuratore per i minori Ugo Pastore, riferendosi anche ai recenti episodi di Napoli e Ginevra, «ormai questa è la tragica normalità». I reati ipotizzati sono la violenza sessuale e la produzione, divulgazione e commercializzazione di materiale pedopornografico.
Tutto questo mentre non si spegne leco del ragazzo down picchiato e filmato in classe a Torino. I quattro studenti protagonisti della violenza sono stati sospesi sino alla fine dell'anno scolastico.
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