È ufficiale: Axel Weber lascerà la Deutsche Bundesbank il prossimo 30 aprile per motivi personali, e così facendo esclude di fatto una propria candidatura alla presidenza della Banca centrale europea. La conferma è giunta al termine di un colloquio tra lo stesso Weber e la cancelliera Angela Merkel. Il ritiro di Weber dalla scena monetaria europea priva la Germania di un candidato credibile alla successione di Jean-Claude Trichet alla guida della Bce, e rilancia con forza le chance del governatore della Banca dItalia, Mario Draghi.
A sostegno di Draghi è giunta ieri la dichiarazione di Giulio Tremonti. Nel corso di un incontro con la stampa estera, il ministro dellEconomia ha detto che «la candidatura italiana alla Bce è ottima, e sarà sostenuta dal governo». La materia, ha spiegato Tremonti, secondo quanto riportato dai giornalisti presenti allincontro, «riguarda il profilo professionale più alto possibile, e quindi pensiamo che quella italiana sia unottima candidatura: Draghi è un eccellente candidato». Il 12 gennaio scorso, nel corso di una conferenza stampa congiunta con la Merkel, lo stesso Silvio Berlusconi aveva affermato che lItalia sarebbe «onorata se la scelta dellEuropa cadesse sul governatore della Banca dItalia».
Trichet concluderà il suo mandato nellautunno prossimo, e una decisione del Consiglio europeo sul suo successore è attesa per giugno. Il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schauble, ha precisato che la questione Bce sarà affrontata a livello europeo soltanto dopo la decisione dei capi di Stato e di governo sul rafforzamento dei meccanismi anti-crisi. Tuttavia, è certo che largomento Bce sarà discusso dai ministri finanziari agli incontri Eurogruppo-Ecofin di lunedì e martedì prossimi. Oltre a Draghi, sono in corsa il governatore della Banca centrale del Lussemburgo Yves Mersch, e quello della Finlandia, Erkki Liikanen. Sembra invece fuori gioco il presidente del Fondo europeo salva-Stati, il tedesco Klaus Regling.
Parlando con i giornalisti stranieri, Tremonti ha anche detto che al nostro Paese il patto franco-tedesco sulle politiche economiche europee va abbastanza bene: «LItalia ci guadagna», ha spiegato. Lintesa raggiunta fra la Merkel e il presidente francese Nicolas Sarkozy prevede, tra laltro, di abolire ogni indicizzazione dei salari, di aumentare letà pensionabile (cose che lItalia ha già fatto), e di introdurre nelle Costituzioni i limiti allindebitamento.
Il ministro dellEconomia ha anche voluto ribadire che in Europa la crisi «è soprattutto bancaria, e in questi termini deve essere gestita: bisogna avere il coraggio di dire alla gente che si devono salvare le banche.
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