È stato il tormentone natalizio per politici e addetti ai lavori. Tremonti passerà il Rubicone della Padania? Il divo Giulio farà finalmente l’outing leghista, che tanti paventano ma che qualcuno (sedicente più astuto) auspica? C’è chi arriva al punto di malignare anche sulla sua vocazione al risparmio sussurrando a mezza bocca: «Prenderà la tessera leghista soltanto con l’anno nuovo, per non pagare la quota del 2011». Bassezze del gossip politico. Fatto è che l’ex ministro dell’Economia è stato visto entrare in quel di via Bellerio (a Milano) per incontrarsi con il vertice leghista proprio alla vigilia del Santo Natale. Al suo amico Umberto Bossi doveva portare personalmente un presente (natalizio appunto). Riguardo al cadeau in questione, pare sia un libro antico (e pregiato), oggetto - come si sa - nelle corde di un politico abituato negli anni a latinismi e citazioni. Difficile però immaginare il padre del celodurismo appassionarsi a incunaboli o cinquecentine. Lo stesso Senatùr ha comunque vaticinato il passaggio di Tremonti alla Lega. Un segnale forte per i fedelissimi, ma soprattutto per la base. Ora il punto è se - alle soglie di un ipotetico voto anticipato - l’ex custode dei denari pubblici possa spostare voti dal Pdl alla Lega. C’è chi giura di sì (in via Bellerio). Altri, dalle parti di via dell’Umiltà (Pdl), sono più scettici (e quindi ottimisti).
«Spero che Tremonti non passi alla Lega - chiosa salomonicamente Ignazio La Russa dai microfoni di Radio24 - anche se qualcuno ne sarebbe contento: lui ha avuto le sue responsabilità ma sarebbe sempre una risorsa per il partito».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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