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Treni, l’estate porta ai pendolari 70 corse in più

Chiamarlo semplicemente orario estivo è riduttivo. Più che altro è un intervento di fino sui tabelloni degli orari dei treni per tappare i buchi e per potenziare le linee che vanno a singhiozzo. Da domenica 12 giugno scattano le novità di Trenord, la società che si occupa dei trasporti dei pendolari. Sono in arrivo settanta corse in più, verrà inaugurato il servizio della linea S9 tra Milano e Albairate. E inoltre 64 tratte verranno prolungate e 33 velocizzate. A fronte di tutto ciò non mancano le amare sorprese: l’aumento dei biglietti, che scatterà entro il mese di agosto. Una «medicina» da buttare giù se si vuole un servizio puntuale, veloce e pulito.
«Anche per il cambio orario di giugno, come è avvenuto per quello di dicembre - spiega l’assessore lombardo alle Infrastrutture Raffaele Cattaneo - possiamo dare notizie positive ai pendolari lombardi: nonostante la riduzione delle risorse, Regione Lombardia non ha tagliato alcun servizio, ma ha voluto proseguire nel percorso di potenziamento, nell'introduzione di nuove corse e nel perfezionamento dell'orario. Un impegno che, dal 3 agosto 2009 con la nascita di Tln, in meno di due anni, ci ha consentito di attivare 443 nuove corse. Un impegno concreto per aumentare le opportunità per i nostri viaggiatori».
Un risultato che è arrivato dopo sette accordi sottoscritti a valle di 18 riunioni. «Accordi - puntualizza Cattaneo - firmati dagli enti locali, dai gestori del servizio e anche dai rappresentanti dei pendolari. Un metodo che seguiamo perché vogliamo dare al territorio quel che il territorio ci chiede».
Assieme ai nuovi orari, ai treni del mattino in più per i pendolari e per gli studenti e alle nuove linee, i passeggeri dovranno fare i conti anche con l’aumento dei biglietti: da agosto si pagherà il 10 per cento in più. Un aumento già programmato da dicembre e annunciato da tempo. «La seconda tranche di aumenti dei biglietti di treni e autobus - aggiunge Cattaneo - è dolorosa ma necessaria» dopo i tagli imposti dal governo alle Regioni. Purtroppo dal governo sono state tagliate le risorse e quindi dobbiamo confermare quello che già decidemmo a dicembre dell’anno scorso, cioè una seconda tranche di aumenti dopo quella di febbraio».
Se alla parola aumenti i pendolari rabbrividiscono, l’assessore del Pirellone tiene a precisare: «Ovviamente non aumentiamo i biglietti per sadismo ma per continuare a investire sul trasporto pubblico», in particolare su quello ferroviario, «e questo costa. L’aumento delle tariffe è una medicina amara ma necessaria per tenere in equilibrio il sistema del trasporto pubblico in Lombardia» altrimenti «la strada da percorrere sarebbe quella di tagliare i servizi, come già sta avvenendo in altre regioni. La nostra precisa volontà politica - ha concluso Cattaneo - è invece di potenziare il servizio, non tagliarlo».
Altre Regioni, come la Liguria o l’Emilia, hanno scelto di far fronte ai tagli imposti dal ministero tagliando le corse. La Lombardia lavora su tutt’altra linea e, al contrario, ha fatto il possibile per aumentare il numero dei treni, soprattutto quelli diretti verso la costa ligure, frequentatissimi dai milanesi soprattutto in estate. E aumenterà anche il numero dei dipendenti.

Nel nuovo «piano Mashall» di Trenord, per garantire la manutenzione notturna dei treni sono in programma 178 nuove assunzioni da qui al 2012 e un incremento di oltre mille ore di lavoro al mese nei depositi dei treni della Lombardia.

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