
Stefano Giani da Cannes
Un po' narciso come solo i francesi sanno essere, il Festival di Cannes si specchia nel suo passato e lo ripropone nel presente di un terzo millennio lontano anni luce dagli anni Sessanta del secolo scorso. Richard Linklater, uno dei più accreditati per il successo, è il regista della quotidianità. Lo sguardo sulle piccole cose. I giovani in crescita. Ricordate Boyhood e quell'esperimento fantastico di riprendere i protagonisti in crescita, lasciando che sia la vita a farli diventare grandi e la macchina da presa a registrarne i cambiamenti E la trilogia Prima dell'alba, Before sunset e Before midnight, viaggio nel mistero incomprensibile del cuore e dei sentimenti
Tuttavia Linklater è eclettico quanto basta per dirottare energie su un poliziesco d'azione (Hit man) e nobilitarsi con Nouvelle vague, passato ieri a Cannes, dove si torna a quella magica edizione del 1959 quando, sulla Croisette, comparve un giovane totalmente sconosciuto ma di belle speranze che presentava un film innovativo. I 400 colpi. Vinse il premio per la migliore regia. Ma soprattutto divenne immortale. Segnò la nascita di un nuovo modo di fare cinema e inaugurò quella corrente che proseguì con molti eredi in tempi diversi. Da Godard a Chabrol e Resnais. Da Rohmer a Rivette e, in tempi recenti, a Louis Malle a Agnes Varda.
Su uno di loro, Jean Luc Godard, si concentra Linklater che ripercorre la genesi delle riprese e la nascita di quel capolavoro che fu All'ultimo respiro in cui Gullaume Marbeck interpreta il controverso cineasta, Zoey Deutch veste i panni di Jean Seberg e Aubry Dullin quelli di Belmondo.
Ne esce un quadro nostalgico che riporta la Francia al centro del palcoscenico cinematografico mondiale, restituendole il ruolo che le spetta.
L'inventrice della Settima arte fu la pioniera di una fra le rivoluzioni più significative, trasformando la maniera di raccontare e di filmare - la famosa camera stylo - per introdurre e insegnare la modernità. Cannes autoreferenziale, insomma. E non a caso, proprio ieri, ha scelto per il programma libero aperto al pubblico sulla spiaggia un docufilm sulla storia della Palma d'oro. Tout se tient.
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