Erika Falone
Si sa: "E' l'acqua che fa le zanzare". Nei giardinetti di via Nicola Fabrizi a Quinto l'unica acqua presente è quella delle fontanelle. Ma basta per attirare le zanzare. Eccome. Ne sanno qualcosa i bambini che frequentano l'area verde, che, in questi giorni, tornano a casa dai giochi pomeridiani completamente martoriati dalle piccole punture della famelica zanzara tigre. È una vecchia conoscenza di Genova: zanzara di origine asiatica, il cui nome scientifico è Aedes albopictus, è stata rinvenuta per la prima volta in Italia nel 1990 proprio nella nostra città. È particolarmente fastidiosa perché punge di giorno, a differenza delle zanzare comuni.
Per quanto riguarda il caso specifico di via Fabrizi, è già stata allertata la circoscrizione di competenza. «Non abbiamo responsabilità in questo senso - spiega Giovanni Calisi, presidente della circoscrizione IX Levante -. Generalmente sono le Asl ad occuparsi degli interventi di disinfestazione».
I luoghi dove la zanzara tigre depone le uova e dove le larve si sviluppano sono costituiti da qualsiasi tipo di oggetto nel quale sia presente acqua. Tombini e fontane in primis. I giardinetti sono un ambiente umido e, complici le alte temperature di quest'ultimo periodo, le uova si sono schiuse rapidamente, infestandoli.
I genitori, già armati di flaconi di prodotti antizanzare, sono impensieriti dal fenomeno.
La zanzara tigre è particolarmente aggressiva e punge soprattutto a livello degli arti inferiori, poiché vola a pochi centimetri dal suolo.
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