Troppo «colore» sulle parole di un maestro d’orchestra

(...) non avendola mai eseguita nemmeno conoscevano bene la complessa trama del libretto di Hugo von Hofmannstahl e che a loro l'aveva riassunta lui stesso. Crediamo che questa sia una prassi normale, che direttore e professori si parlino, che chi sta lavorando a Dresda dove quest'opera nacque abbia magari qualche idea in più e la condivida con i propri collaboratori. Il Maestro Luisi non stava rimproverando degli scolaretti, ma parlando di come il proprio lavoro consista anche nell'approfondire alcuni particolari con l'orchestra che dirige.

A questo punto, per altro, ci saremmo aspettati un aiuto da parte de Il Giornale, ad esempio una piena ed esauriente illustrazione della vicenda per i lettori che vogliano venire a Teatro, qualche parola sul compositore o sul geniale librettista, o su quello straordinario periodo della storia d'Europa in cui Der Rosenkavalier fu creato, addirittura cosa significhi il titolo. Purtroppo evidentemente la cultura non fa «notizia», non ha «colore».
Con i più cordiali saluti
*Capo Ufficio Stampa
teatro Carlo Felice

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