Truffa delle quote latte, il pm: «Danni all'Erario, a processo le cooperative»

La procura chiede il rinvio a giudizio per i produttori accusati di un raggiro da oltre 100 milioni di euro non versati al'Agenzia per le erogazioni in agricoltura

Il pubblico ministero Frank Di Maio ha chiesto oggi in sede di udienza preliminare il rinvio a giudizio di 21 imputati per la truffa da 100 milioni di euro sugli importi non versati allo Stato a partire dall'aprile 2003 dai produttori delle cooperative «La Lombarda» e «La Latteria di Milano» per le quote di latte prodotte in eccedenza. Davanti al giudice per le udienze preliminari Cristina Di Censo figurano come imputati non solo il «Robin Hood» dei produttori Alessio Crippa e il suo braccio destro Gianluca Paganelli, finiti sui giornali in occasione dell'arresto il 4 febbraio 2009, ma anche i 17 produttori che li avrebbero aiutati a raggirare Stato e Ue. Se Crippa e Paganelli, in qualità di legali rappresentanti delle cooperative «La Lombarda» e «La Latteria di Milano», sono accusati di concorso in peculato e truffa, i produttori rispondono del solo raggiro da 100.530.680,10 euro in virtù del ruolo di consiglieri e amministratori rivestito nelle due società, anche se i produttori afferenti alle cooperative erano almeno 200. A loro volta le scarl sono accusate dell'illecito amministrativo previsto dal decreto legislativo 231 del 2001 che stabilisce la responsabilità in capo alle società per i reati commessi dai propri dipendenti. In particolare, nel capo di imputazione si spiega che Crippa e Paganelli svolgevano il ruolo di agenti della riscossione in materia di prelievo supplementare per conto dell'Agea e che quindi erano incaricati di pubblico servizio. Degli oltre 100 milioni di euro non versati, 82.220.630,58 riguarderebbero le campagne lattiero/casearie dal 2003/04 al 2008/09 attraverso «La Lombarda», e 18.310.049,52 i mesi tra giugno e settembre 2008 e la campagna 2008/09 della «Latteria di Milano», che ha preso il posto della «Lombarda« quando la Regione le ha revocato la qualifica di primo acquirente.

Nell'udienza di oggi si sono tenute inoltre le discussioni degli avvocati di parte civile per conto di Coldiretti, Confagricoltura, Regione e un paio di cooperative che si ritengono danneggiate dai concorrenti e per le quali il gup ha ammesso la costituzione solo contro le persone fisiche. Di Censo ha poi fissato altre due date, il 9 e il 18 marzo, per dare la parola ai difensori degli imputati, nessuno dei quali ha chiesto un giudizio alternativo.

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