Ankara - In tempi di liberalizzazioni un po' per tutta Europa, anche la Turchia - che pur non appartiene all'Ue - fa la sua parte e si adegua. Ma la liberalizzazione che il premier Erdogan vuole attuare ha il sapore ben differente da quella di benzinai e farmacisti vista in Italia. Il primo ministro turco propone di "liberalizzare il velo" nelle università, cancellando il divieto di indossare il velo nei campus degli atenei statali, imposto dalla Costituzione. Recep Tayyip Erdogan non ha dubbi in merito: la Turchia deve risolvere "il problema del velo" nell’ambito di una riforma costituzionale.
Il velo, una questione politica Si tratta, secondo il premier turco, di una questione politica da affrontare nonostante le polemiche che potrebbero scaturire: prima fra tutte il rischio che correrebbe il sistema politico turco e la Costituzione laica e secolare. Erdogan si appella a dei principi: "Il diritto all’istruzione non può essere limitato a causa di ciò che una ragazza indossa - dice al Financial Times -. Un problema del genere non sussiste nella società occidentale, ma in Turchia è un problema e credo che risolverlo sia il primo fra i compiti di chi fa politica".
La riforma costituzionale Erdogan sottolinea inoltre che le ultime due costituzioni adottate in Turchia sono state stilate dai militari dopo i colpi di stato del 1960 e del 1980, mentre promette un vasto dibattito sulla riforma. "Vogliamo una Costituzione che regga e difenda uno stato che è democratico e secolare. Una Costituzione destinata a dare alla Turchia una direzione precisa, è quindi nostro obbligo avere un dibattito a riguardo e consultarci con i cittadini nella maniera più aperta possibile".
La legge vieta il velo negli edifici statali In Turchia per legge è vietato indossare il velo negli edifici di stato, oltre che nelle università e nelle scuole e il tema è stato al centro del dibattito politico anche per l’elezione del capo dello stato.
La moglie del nuovo presidente, Abdullah Gul, indossa infatti sempre il velo. Alcuni osservatori sostengono che abolire la restrizione potrebbe portare verso l’obbligo per tutte le donne di coprirsi il capo in pubblico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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