Un logo che sintetizzi limmagine della città, la storia, le tradizioni e la revisione delle tariffe per loccupazione di suolo pubblico, soprattutto quello di interesse turistico, durante le riprese cinematografiche. Queste, in sostanza, le novità annunciate ieri dal Campidoglio per rilanciare il turismo e - perché no - rinpinguare le casse comunali dopo anni di pacchia per i produttori cinematografici.
Partiamo dal logo che dovrà rafforzare la visibilità e lidentità di Roma a livello nazionale e internazionale. Per questo, in collaborazione con la facoltà di Scienze della Comunicazione delluniversità La Sapienza, il Comune di Roma ha pubblicato un bando di concorso «Roma in unimmagine» al quale potrà partecipare chiunque senza limiti di professione. Il vicesindaco con delega al turismo Mauro Cutrufo ha le idee chiare: «Il turista medio ha la necessità di trovare un documento didentità che prenda forma, un marchio rappresentativo della città». Un marchio che, secondo il sindaco Gianni Alemanno, dovrà essere pensato anche «attraverso il coinvolgimento popolare». La partecipazione al bando è infatti aperta alle agenzie, ai professionisti ma anche agli studenti universitari e ai diplomati, senza limiti di età, nei settori del Design, della Comunicazione visiva, delle Belle arti, della Pubblicità. Al vincitore verrà corrisposto un premio di 40mila euro. Il nuovo logo, come ha spiegato Croppi servirà anche «come marchio per il merchandising specifico sui prodotti venduti a Roma che potranno essere valorizzati da una sorta di bollino». Le proposte dovranno essere inoltrare allex dipartimento XVII in via Tomacelli 146, dal 24 Agosto al 6 ottobre.
E veniamo alla questione delle tariffe per le riprese cinematografiche che saranno presto riviste. Dunque, tra qualche mese girare un film, una fiction o uno spot pubblicitario a Fontana di Trevi o a piazza di Spagna costerà molto di più. Lassessore capitolino alla Cultura Umberto Croppi ha annunciato la creazione di unapposita commissione già al lavoro. «Daltronde - spiega Croppi - a pochi giorni dal mio insediamento hanno girato una pubblicità alla fontana di Trevi per soli seimila euro, mi sembra davvero poco».
Parallelamente la commissione studierà anche possibili estensioni dellapplicazione della legge Ronchey sulla tutela e lutilizzo dei Beni culturali.
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