Tursi dà le case solo ai nomadi «per bene»

(...) e dei contribuenti». La mappa dei trasferimenti comprende via Pré e via al Teatro nazionale nel centro storico, via dei Platani (Marassi), via Bologna, piazzale Pestarino (San Teodoro), via Torricelli a Borgoratti, via Burlando, salita San Pantaleo, piazzale Pestarino (Marassi) e via Carso al Righi. «Le più colpite da questa decisione saranno le famiglie già disagiate - dice Giuseppe Costa, capogruppo di Forza Italia in Comune -. Più che una soluzione al problema, questa decisione rischia di crearne molti altri».
In parecchi infatti non diranno basta alla vita nomade. Anzi, probabilmente, i locali assegnati loro dal Comune finiranno per essere subaffittati. Per costituire così un'entrata per la famiglia. L'hanno dichiarato loro stessi. È tardi per risolvere il problema con lo sgombero - spiega il capogruppo del Gruppo Misto, Salvatore Cosma -. Era doveroso intervenire prima, sul campo, per non arrivare a questa soluzione estrema». Estrema o meno, restano ora da ultimare le demolizioni di baracche e roulotte in via dei Pescatori e i trasferimenti delle persone. Operazione che, stando alle previsioni di Tursi, dovrebbe concludersi venerdì. «L'integrazione con i rom sarà un'impresa davvero difficile, fatta in questo modo - afferma Patrizia Poselli, capogruppo di Rifondazione Comunista -. L'amministrazione comunale doveva preoccuparsi di informare i cittadini delle zone interessate e di maturare con loro le ragioni di questa convivenza». Nulla di questo è stato fatto. Il Comune però ha assicurato che si tratta solo di persone «per bene». Il resto dei Rom, non in regola col permesso di soggiorno, finirà in strutture specializzate. Alcune delle famiglie trasferitesi ieri nei loro nuovi alloggi, hanno già trovato di che lamentarsi. Chi perché l'appartamento è piccolo, chi perché è decentrato. Chi perché, essendo mussulmano, non ha piacere di vedere dalla propria finestra le croci cristiane del cimitero di Staglieno.
«Come possiamo salire sui piedi dei nostri stessi elettori - chiede Paolo Repetto, capogruppo Udc -. Ci sono liste di attesa lunghe chilometri. E da dove sbucano, improvvisamente, tutti questi alloggi disponibili?». Sorpresa: sembra che gli alloggi destinati ai rom fossero fuori dalle graduatorie. «Riservati per casi straordinari», questa la risposta del sindaco Giuseppe Pericu.

Perché una famiglia - genovese - che vive con mille euro al mese con due figli da mantenere, forse, non è un caso abbastanza straordinario da meritare un tetto sulla testa. Magari a loro andrebbe bene anche un appartamento piccolo. E con vista sulle croci del cimitero.

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