Tursi moltiplica i rifiuti di Napoli: 3.500 tonnellate invece di 2.500

«Le tonnellate di rumenta sono tornate, ma il governatore Burlando l'altro giorno in aula ha negato pure l'evidenza. Non permetteremo che Genova diventi la discarica di Napoli». Edoardo Rixi, capogruppo regionale della Lega Nord non ci sta a farsi prendere per il naso: e si lancia al contrattacco dopo che ha saputo che saranno 3.500 le tonnellate di rifiuti che stanno per arrivare da Napoli. «Divisi in tre tranche da 200, 300 e 500 tonnellate - ha detto l'assessore comunale Senesi ieri a Radio 19 - autorizzati comunque dalla Regione. C'è stato ovviamente un controllo dei responsabili della discarica dell'Amiu, che hanno detto che i rifiuti sono conformi. Credo che questo quantitativo vada a sommarsi a quello stabilito dal Consiglio regionale».
Insomma, 3500 tonnellate invece delle 2500 indicate dalla giunta regionale. «Evidentemente - ha spiegato Rixi - fra i sindaci di Napoli e di Genova c'è perfetta intesa. Invece, tra Palazzo Tursi e piazza De Ferrari non ce n'è. Burlando ha votato l'ordine del giorno che indica un modesto quantitativo di monnezza. Inoltre, ha riferito che non era ancora arrivata a Scarpino. A chi mugugnava, aveva detto che, forse, al massimo, ne sarebbero già arrivate 200 tonnellate.

Invece, è stato smentito dall'assessore Senesi, che fa sempre parte della sinistra come il governatore, il quale ha annunciato che a Scarpino ne sono arrivate già mille. È una vergogna. Non possiamo neanche far arrivare i rifiuti e farci ricattare ovvero prender in giro dai napoletani, che non hanno ancora pagato l'azienda varazzina Lavajet».

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