Tutor e quarta corsia: sulla A4 dimezzati gli incidenti mortali

Può una striscia d’asfalto salvare la vita? A due anni dall’inaugurazione della quarta corsia sulla A4, nel tratto tra Milano e Bergamo, si può dire di sì. Dal settembre 2007 il tasso di mortalità su uno dei tratti autostradali più battuti d’Italia si è ridotto del 65% e con esso crolla anche il traffico bloccato e il numero degli incidenti. Se alla quarta corsia si sommano poi tutte le migliorie apportate da Autostrade per l’Italia, si può parlare di un successo a tutto tondo: con l’ampliamento le emissioni di Co2 sono infatti diminuite del 35%. A differenza di quel che si crede il più delle volte, il potenziamento delle autostrade va a favore sia della sicurezza che dell’ambiente.
«È un insieme di fattori ciò che ha permesso di raggiungere il risultato di abbattere il tasso di mortalità sull’A4 tra Milano e Bergamo. Si tratta di un dato di cui vado particolarmente orgoglioso e che conferma come il potenziamento delle autostrade aumenti la sicurezza, oltre naturalmente alla fluidità - spiega Giovanni Castellucci, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia - Altri elementi che hanno contribuito a questo risultato sono stati l’introduzione del tutor e i continui miglioramenti che abbiamo introdotto sulla nostra rete come l’asfalto drenante e le barriere riqualificate». E proprio il tutor in un anno ha permesso di registrare una riduzione della velocità media (-15%) e massima (-25%), determinando così una netta diminuzione del numero degli incidenti. Chi giunge a Milano dalla barriera est è però a conoscenza dell’effetto imbuto che l’A4 presenta appena dopo il casello, tanto che gli svincoli di Sesto San Giovanni e Viale Certosa suonano come una minaccia per gli automobilisti. Aspi si è attivata per continuare il percorso di miglioramento innescato dalla quarta corsia anche su questo tratto: «L’operazione tra Sesto San Giovanni e viale Certosa consiste in un intervento che porterà ottimi risultati sulla viabilità milanese, esattamente come è stato per la corsia dinamica nel tratto dell’A14 che attraversa Bologna - continua Castellucci - L’opera interessa un tratto di 9 chilometri con un investimento previsto di 65 milioni di euro. Attualmente è in corso il progetto definitivo e mi auguro che tutto l’iter per autorizzarlo possa concludersi entro la metà del prossimo anno».
Visto il risultato della quarta corsia, la ricetta per il futuro del traffico sembra improntata sulla stessa direzione, ovvero l’ampliamento della rete infrastrutturale su tutto il territorio regionale.

Conclude Castellucci: «In Lombardia abbiamo previsto un investimento notevole pari a 1,4 miliardi di euro per potenziare 120 chilometri di rete attraverso Aspi e 1,7 miliardi di euro su 34 chilometri di rete attraverso Tem». Se a quanto detto aggiungiamo Brebemi e Pedemontana, non si può negare che il futuro del traffico lombardo stia viaggiando nella direzione giusta.

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