La Milano musicale si prepara a celebrare un traguardo importante: JAZZMI compie dieci anni e lo fa con un'edizione che è allo stesso tempo festa, riflessione e slancio verso nuove prospettive.
Da oggi fino al 9 novembre, oltre 200 concerti, progetti speciali e collaborazioni inedite trasformeranno la città in un grande laboratorio musicale diffuso, in cui il jazz non si limita ai teatri, ma invade club, musei, luoghi insoliti e spazi non convenzionali.
La vera forza del festival risiede nella sua dimensione diffusa: dai poli principali come Triennale e Blue Note, la manifestazione si estenderà verso realtà diversificate, dai grandi teatri (Arcimboldi, Dal Verme, Lirico, Conservatorio) ai club della scena indipendente come Alcatraz, Santeria Toscana 31, BIKO, BASE Milano e Fabrique. Il grande concerto dell'icona Diana Krall, tenutosi nei giorni scorsi, ha rappresentato una splendida anteprima che ha acceso i riflettori tracciando la via per questa edizione. Imperdibili alcuni appuntamenti della prossima settimana: Amaro Freitas (2 novembre, Triennale), con un piano solo rivoluzionario e poetico; The Headhunters (2 novembre), storico gruppo jazz-funk nato con Herbie Hancock; e l'ipnotico quartetto di Anouar Brahem (5 novembre, Conservatorio), che fonde oud arabo, silenzi e meditazione sonora. Passando dai teatri ai club, merita segnalare l'unica data italiana di Flying Lotus (7 novembre, Fabrique), con uno show audiovisivo tra elettronica, hip-hop e jazz, e l'energia travolgente del collettivo afrobeat Kokoroko (4 novembre, Alcatraz).
Al Blue Note, la mitica sala di via Borsieri che offre un palcoscenico imperdibile per tutto l'anno, è da segnalare il doppio appuntamento con il Richard Bona Asante Trio (30-31 ottobre), bassista visionario che unisce Africa, jazz e sperimentazione. Nella stessa sede: Dave Holland Trio (2 novembre), con Jaleel Shaw e Nasheet Waits, e la voce intensa di Dee Dee Bridgewater (6 novembre) con il suo quartetto vocale. Venendo ai jazzisti nostrani, un evento di grande fascino sarà quello di domenica prossima agli Arcimboldi: Elena Andreoli e Paolo Tomelleri in concerto, con uno spettacolo che mescola eleganza vocale e profondità jazzistica, in un omaggio ai classici americani.
Alla Triennale, da non perdere anche il live del trio britannico Mammal Hands (5 novembre), che propone un jazz atmosferico e minimalista dalle tinte classiche e contemporanee. Tra le rarità, il concerto di Artchipel Orchestra (9 novembre) che rende omaggio a Misha Mengelberg, e la chiusura del festival con Chris Thile (9 novembre), mandolinista geniale tra folk, bluegrass e improvvisazione jazz. Non mancano poi incursioni in territori contaminati: Walter Smith III in quartetto, Michael Moore & Lorenzo Cimino 4et, e i set "urban" del progetto Night & Day con Karriem Riggins e Simona Severini. Che dire? JAZZMI non è solo una rassegna: è un'esperienza.
La sua formula "diffusa" attraversa la città, rendendo il jazz parte integrante della vita urbana. Club, hotel, bistrot, biblioteche: ogni spazio diventa palcoscenico. Un evento che unisce generazioni, culture e stili in nome della musica viva.