Tutta la F1 da Nuvolari a Capelli. Le chicche e le mostre nel Fuori Gp

Caschi, maglie e l'elmo dei samurai del 1986

Tutta la F1 da Nuvolari a Capelli. Le chicche e le mostre nel Fuori Gp
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Un casco dell'ex ferrarista Lorenzo Bandini morto in incidente a Montecarlo nel '67, ma anche un riconoscimento del 1930 incastonato nel fascio littorio per Giuseppe Campari, così come anche una maglia di Tazio Nuvolari e l'elmo dei samurai, massimo riconoscimento sportivo giapponese, consegnato a Piercarlo Ghinzani e Paolo Barilla nel 1986 per la vittoria nel Mondiale prototipi. Sono alcune delle chicche di "Piloti italiani", la mostra che ha acceso i motori sabato alle Scuderie di Villa Borromeo ad Arcore. L'evento rientra nel programma del FuoriGp 2025 - il palinsesto di eventi organizzati dai Comuni affacciati sul circuito di Monza, a corredo dell'appuntamento con il Mondiale di Formula 1 - nasce per celebrare l'arte del volante italiano, a due passi da quel circuito che il primo fine settimana di settembre diventa centro di gravità mondiale del Motorsport con il Gp di Formula 1.

La mostra raccoglie memorabilia di collezionisti privati e porta la firma di Ettore Pitonzo e del curatore Enrico Mapelli, che nei due anni precedenti aveva allestito, sempre ad Arcore, le esposizioni "Formula 75" e "Un Gp lungo 100 anni" per gli anniversari in cifra tonda di Formula 1 e dell'autodromo brianzolo. Il percorso di fotografie, testi e oggettistica ripercorre il cammino dei piloti tricolori da Felice Nazzaro in poi, passando, tra gli altri, anche da Alessandro Nannini e Tino Brambilla, con una sua tuta degli anni Sessanta. Tra chi ha reso onore al manico italiano come Dindo Capello, vincitore della 24 Ore di Le Mans, spazio ai protagonisti delle altre categorie, sebbene un'attenzione particolare sia data proprio a chi ha corso nella classe regina, la Formula 1. Come Ivan Capelli, già presidente dell'Automobile club Milano, e il suo trofeo per il secondo posto al Gp di Francia del '90, dietro ad Alain Prost e davanti ad Ayrton Senna. Proprio l'ex pilota Ferrari e oggi commentatore tv sarà protagonista anche al Giardino d'inverno di Villa Borromeo, mercoledì 3 settembre alle 21, per la presentazione dell'autobiografia "Quella volta che memorie di vita e di corse". Un momento per celebrare la storia dell'automobilismo, dialogando con altri piloti italiani e condividendo aneddoti sul mondo delle corse.

Sabato 6 settembre, poi, alla vigilia dello spegnimento dei semafori in pista, dalle 10 alle 18 in piazza Pertini tornerà invece la "kart terapia", per offrire a bambini, ragazzi e adulti con disabilità la possibilità di vivere la velocità in sicurezza, grazie a dei kart biposto con sedile rialzato e guida assistita, in scia alla voglia di dimostrare che anche quello dei motori può essere uno sport di inclusione.

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