Tutta l’informazione in Cina passa nelle mani dello Stato

D’ora in poi nessun mezzo d’informazione potrà ricevere notizie direttamente da agenzie estere

da Pechino

La Cina ha promulgato ieri nuove, severe regole per la diffusione nel Paese di notizie da parte delle agenzie straniere. Le nuove regole, spiegate in un lungo comunicato l’agenzia ufficiale Nuova Cina, stabiliscono che nessun mezzo d’informazione cinese possa ricevere direttamente notizie dalle agenzie straniere.
I notiziari stranieri devono passare dalla stessa Nuova Cina o da «agenti da essa designati». I cosiddetti «regolamenti» - un’entità giuridica che spesso in Cina si confonde con le «leggi» approvate dall’Assemblea nazionale del popolo, una sorta di Parlamento - si applicano alle notizie scritte, filmate e alle fotografie con effetto immediato.
La Nuova Cina e gli «agenti designati», afferma ancora il testo, giudicheranno poi se le notizie non sono «pericolose per l’unità nazionale, la sovranità e l’integrità territoriale della Cina» e se possono essere diffuse. L’articolo 14 dei «regolamenti» stabilisce inoltre che «le agenzie straniere presenteranno a Nuova Cina un rapporto annuale sulle loro attività nella diffusione di notizie e informazioni».
L’onnipotente agenzia governativa «può condurre ispezioni ed esami sulla base di questi rapporti». Nuova Cina e i suoi «agenti designati» decideranno poi se rinnovare le licenze o meno.
Il nuovo regolamento viene dopo una serie di misure restrittive della libertà di stampa tra cui la rigida censura su Internet, la chiusura di giornali non ortodossi, il licenziamento o l’arresto dei giornalisti scomodi, alle dipendenze degli organi d’informazione cinesi e stranieri. Secondo gli osservatori i «regolamenti» hanno lo scopo di assicurare allo Stato, che coincide con il Partito comunista cinese, un controllo assoluto sulla diffusione di informazioni in occasione delle Olimpiadi del 2008.

La definizione di «agenzie straniere» è infatti estremamente vaga e si riferisce a «tutte le entità straniere dalla natura di agenzie d’informazione, che diffondono notizie e prodotti informativi».
Alcuni evidenziano però il significato che le nuove regole hanno sul mercato cinese dell’informazione: gli stranieri vengono di fatto tagliati fuori dalla possibilità di concorrere con la mastodontica Nuova Cina.

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