Tutta l'evoluzione digitale racchiusa in una borsa

Il marchio Tucano compie 40 anni: dal primo Macintosh all'ultimo iPad custodisce (e protegge) i nostri device

Tutta l'evoluzione digitale racchiusa in una borsa
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La borsa per il "mitico" Apple Macintosh Plus, il primo computer compatto della storia, ideato da Steve Jobs e presentato nel 1986, era nera, in tessuto tecnico e imbottita. Roba impegnativa da trascinarsi in giro, perché il contenuto non permetteva altro. All'inizio si concentrarono sulla funzionalità e sull'affidabilità (proteggeva il computer dagli urti, dall'acqua, perfino dalla temperatura). E poi iniziarono anche a divertirsi. Il tappetino del mouse, per esempio, divenne uno spicchio di arancia, una fetta di pane spalmata di Nutella, un cappuccino con raggomitolata attorno una brioches, il muso di un cane... E poi arrivarono le cover decorate dagli artisti, i porta iPad, iPod, iPhone, la second Skin cioè la custodia in neoprene per Mac Book...

Intercettarono l'esigenza e si misero a far da involucro (e da supporto) agli oggetti che, via via, hanno continuato a capovolgere la nostra vita digitale. E da allora hanno accompagnato l'invenzione più rivoluzionaria dei nostri tempi. Hanno letteralmente messo la Storia (tecnologica) in una borsa. Adattandosi ai nostri nuovi gesti e alle abitudini che hanno stravolto il nostro modo di vivere, lavorare, spostarci.

Tucano Milano 1985: un pezzo del nome del marchio, Tucano, Franco Luini (fondatore, Ceo e padre della cantante Rose Villain) se lo è portato da un viaggio in Brasile insieme al ricordo di quel volatile dai colori sgargianti e dal becco inconfondibile; poi Milano, perché da Milano si parte e a Milano si torna "il solo luogo in cui il design diventa cultura" come dice Luini e infine 1985, perché è quello l'anno in cui tutto ha avuto inizio. L'altra sera, quindi, è al museo Poldi Pezzoli della capitale meneghina, che Tucano ha festeggiato i suoi quarant'anni e noi abbiamo rivissuto i nostri. Anche se ormai, oggi, Tucano ha una presenza capillare in oltre 60 paesi, con circa 5 milioni di prodotti venduti ogni anno e 25 milioni di fatturato, ha quattro filiali operative internazionali con base a New York, Dongguan, Bangalore e Mendrisio. La produzione ha luogo nel sud della Cina, a Dongguan, dove oltre alle fabbriche c'è un settore specializzato nel controllo qualità e Luini ha ormai ampliato il linguaggio del marchio. Quindi ora, accanto ai prodotti destinati al mondo Apple, ai canali education e tech, ci sono anche le linee viaggio e lifestyle.

Per Luini la sostenibilità è un impegno costante quindi dal 2017 l'azienda ha intrapreso un percorso ecologico: i materiali sono riciclati dalla plastica o compostabili e hanno dato vita a un catalogo ecosostenibile, definito da materiali e accessori certificati. Questa sfida all'insegna di una produzione etica e rispettosa dell'ambiente, è sempre più parte integrante di un programma di più ampio respiro. Il percorso di responsabilità sociale e ambientale di Tucano include, infatti, una trasformazione completa, estesa anche all'operatività interna all'azienda che va dalla corretta gestione dei rifiuti, alla riqualificazione energetica e alla riduzione degli sprechi.

Una filosofia declinata ovviamente anche nel gusto e che ha portato alla produzione di borse, zaini e accessori per la protezione e il

trasporto dei device tecnologici in materiali innovativi: dalla pelliccia sintetica, al velluto, al nylon riciclato... Un'innovazione costante e continua. Proprio come l'evoluzione digitale. Che Tucano ha messo in una borsa.

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