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Tutta la manovra, dalle pensioni ai tagli ai bonus fiscali

Il decreto corregge i conti pubblici per circa 48 miliardi e ben il 60% derivano da nuovi tributi

Tutta la manovra, dalle pensioni ai tagli ai bonus fiscali

È legge in tempi record la manovra economica per il pareggio di bilancio nel 2014. Il decreto, concordato con l’Europa, corregge i conti pubblici per circa 48 miliardi e ben il 60% derivano da nuovi tributi. A pagare il conto più salato saranno pensionati, sanità, ministeri, statali ed enti locali. Queste le misure del provvedimento approvato definitivamente dalla Camera in seconda lettura.

TAGLI BONUS FISCALI: il taglio del 5% per il 2013 e del 20% a partire dal 2014 toccherà tutti i bonus e il gettito previsto pari a regime a 20 miliardi. Dall’intervento si stima un aumento della pressione fiscale di circa l’1 per cento. La stretta non verrà applicata soltanto se entro il 30 settembre 2013 sarà esercitata la delega con la riforma fiscale. Ad essere colpite anche le agevolazioni alle famiglie con figli, le spese per l’istruzione, quelle mediche, per gli asili nido e le ristrutturazioni edilizie.

TAGLI COSTI POLITICA: il trattamento economico dei titolari di parlamentari e titolari di cariche pubbliche non può superare la media ponderata rispetto al Pil degli stipendi percepiti nei sei principali paesi Ue. La norma si applica tuttavia dalle prossime elezioni o nomine. Arriva poi un taglio del 10% al finanziamento dei partiti politici che, cumulato agli altri interventi decisi negli anni scorsi, porta a una riduzione complessiva del 30%. Giro di vite anche sui benefits. AUTO

E AEREI BLU: scatta la stretta sulle auto di servizio la cui cilindrata non può superare i 1.600 cc. Fanno eccezione le auto del Capo dello Stato, dei presidenti di Camera e Senato del presidente del Consiglio, di quello della Corte Costituzionale e le vetture per la pubblica sicurezza. I voli di Stato saranno limitati ai presidenti degli organi costituzionali con eccezioni che devono essere autorizzate.

ELECTION DAY: le elezioni politiche, regionali, provinciali e comunali saranno concentrate in un’unica data se si svolgono nello stesso anno.

SPENDING REVIEW: il processo parte dal 2012 e prende il posto dei tagli lineari.

TICKET SUBITO: scatta da subito il superticket sanitario da 10 euro sulle visite specialistiche e le analisi mediche. Per evitarlo le regioni potranno usare fondi propri o ricorrere a altri ticket.

STRETTA STATALI: viene esteso dal 2013 al 2014 il blocco degli incrementi salariali e prorogato di un altro anno anche il blocco del turn over. In arrivo anche interventi restrittivi sull’indennità di vacanza contrattuale per gli anni 2015-2017. Scatta anche un giro di vite sull’assenteismo: controlli immediati se la malattia si verifica nelle giornate precedenti o successive a quelle non lavorative.

RIVALUTAZIONE PENSIONI: stretta sulle pensioni superiori a cinque volte il minimo Inps (2.380 euro), per le quali si azzera la rivalutazione automatica per il biennio 2012-2013. A questi assegni tuttavia la manovra riconosce una rivalutazione del 70% per la sola quota inferiore a tre volte il minimo (1.428 euro).

TAGLIO PENSIONI D’ORO: contributo di solidarietà del 5% sui trattamenti da 90mila euro in su e del 10% oltre i 150mila.

PENSIONI-ASPETTATIVA VITA: scatterà nel 2013 dell’adeguamento triennale dell’età di pensionamento all’aspettativa di vita media calcolata dall’Istat. Dal 2013 ci vorranno 3 mesi in più per ottenere il pensionamento di vecchiaia, dal 2016 al 2030 ne serviranno quattro, dal 2030 al 2050 si scende di nuovo a 3 mesi. DA 2012

PENSIONE, DA 2012 UN MESE IN PIÙ: posticipo nel 2012 di 1 mese e poi di 2 nel 2013 e di 3 nel 2014 dell’uscita dal lavoro per chi ha 40 anni di contributi.

AUMENTO ETÀ DONNE: parte dal 2020 e in modo graduale l’aumento dell’età di pensionamento delle donne nel settore privato.

NORMA ANTI-BADANTE: si pone un freno ai matrimoni di interesse fra la colf e il pensionato. Dal primo gennaio del 2012 la pensione di reversibilità è ridotta del 10%, nei casi in cui il matrimonio con il pensionato sia stato contratto ad età di questo superiore a settanta anni e la differenza di età tra i coniugi sia superiore a venti anni.

QUOTE LATTE: stop alla riscossione coattiva da parte di Equitalia.

5 PER MILLE: potrà essere destinato anche alla cultura.

BOLLO DEPOSITI TITOLI: fino a 50mila euro i depositi titoli sono esenti dal superbollo e continueranno a versare 34,20 euro annui. Sui conti con giacenza compresa fra 50mila e 150mila euro il bollo salirà a 70 euro annui subito e a 230 dal 2013, su quelli fra 150mil e 500mila l’onere salirà prima a 240 e poi a 780. Oltre questo livello si pagheranno 680 euro fino alla fine del 2012 e 1.100 dopo.

AUMENTO IRAP BANCHE E ASSICURAZIONI: aumenta l’aliquota che passa dall’attuale 3,9% al 4,65% per le banche e al 5,90% per le assicurazioni con 0,75 punti di rialzo per gli istituti di credito e 2 per le assicurazioni. 

FORFAIT 5% IMPRESE GIOVANI: i giovani sotto i 35 anni che apriranno una nuova attività pagheranno solo un forfait fiscale del 5%.

CONCESSIONARIE: aumento dello 0,3% dell’Irap (da 3,9% a 4,2%) sulle concessionarie. Fanno eccezione autostrade e trafori per cui resta confermata la riduzione dal 5% all’1% della deducibilità delle somme accantonate nel cosiddetto fondo di ripristino.

TAGLI 5 MLD A MINISTERI: a regime al 2014 si prevedono 5 miliardi di tagli ai ministeri. Una norma ponte in vista dell’adozione dei costi standard prevista per gli enti locali. La parte del leone nei tagli la fa anche quest’anno il ministero dello Sviluppo, con 1,96 miliardi dal 2014. Segue il ministero dell’Economia con quasi 1,39 miliardi.

TAGLI REGIONI-ENTI LOCALI: una riduzione di trasferimenti per un totale di 9,6 miliardi: 3,2 miliardi nel 2013 e 6,4 nel 2014. Le Regioni a statuto ordinario si vedranno ridurre i trasferimenti di 800 milioni nel 2013 e di 1,6 miliardi a decorrere dal 2014. Le Regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e Bolzano parteciperanno con un miliardo nel 2013 e 2 miliardi dal 2014. I tagli alle province ammonteranno a 400 milioni nel 2013 e a 800 milioni nel 2014. I comuni contribuiranno con 1 nel 2013 e 2 dal 2014.

STRETTA SANITÀ: la razionalizzazione della spesa sanitaria produrrà risparmi per 2,5 miliardi nel 2013 e 5 miliardi nel 2014. Il Fondo sanitario nazionale salirà solo dello 0,5% nel 2013 e dell’1,4% nel 2014. Nel 2013 il 30% dei risparmi arriverà dai prezzi di riferimento per beni e servizi, il 40% dagli interventi sulla spesa farmaceutica e un altro 30% dal nuovo tetto di spesa sui dispositivi medici. Viene esteso al personale sanitario il blocco dei trattamenti economici.

STOCK OPTION: aumenta la base imponibile di bonus e stock option su cui viene applicata un’aliquota addizionale del 10 per cento.

PATTO STABILITÀ COMUNI: cambiano i parametri di virtuosità per gli enti locali. Tra i criteri in base ai quali raggruppare gli enti in quattro classi di merito arrivano la convergenza verso i fabbisogni standard previsti dal federalismo e la dismissione di partecipazioni in società pubbliche.

PICCOLI COMUNI UNITI: i comuni dovranno raggrupparsi per arrivare almeno a 5mila residenti.

PRIVATIZZAZIONI: entro il 2013 arriverà il via libera a uno o più piani di privatizzazioni per la dismissione di partecipazioni azionarie dello Stato e di enti pubblici non territoriali.

LIBERALIZZAZIONI PROFESSIONI: il governo rinvia la liberalizzazione al confronto con le categoria, ma gli ordini professionali non verranno aboliti. Dopo 8 mesi tutto ciò che non sarà regolamentato sarà libero.

ACCISE: restano confermati gli aumenti delle aliquote delle accise a decorrere dal 1 gennaio 2012.

GIUDICI TRIBUTARI: arrivano limitazioni territoriali per lo svolgimento della funzione di giudice tributario.

ASTA FREQUENZE: il Tesoro, in attesa che venga realmente effettuata la vendita delle frequenze tv, ha introdotto nella manovra la clausola di salvaguardia prevista dalla legge di stabilità dello scorso autunno che prevede di destinare a riduzione del deficit i 2,4 miliardi di euro già accantonati e derivanti da tagli ai ministeri.

SCUOLA: una serie di norme tocca anche la scuola fra cui verranno cancellati un migliaio di attuali vice-presidi, verranno ridotte del 20% le spese che lo Stato sostiene per le oltre 10mila direzioni scolastiche, accorpate le presidenze delle scuole d’infanzia, primarie e medie. Si prevede un insegnate di sostegno ogni 2 disabili.

SUPERBOLLO AUTO LUSSO: arriva un superbollo da 10 euro per ogni kw dell’autovettura eccedente i 225.

SOVRAPPREZZO CANONE ALTA VELOCITÀ: viene introdotto un sovraprezzo al canone per il trasporto di passeggeri sulle linee ad alta velocità.

STRETTA CARTELLONI PUBBLICITARI: aumentano le sanzioni sulle affissioni e i cartelloni pubblicitari apposti apposti lungo le strade non conformi alle regole. 

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