Tutti a cavallo nel Conero per una maratona da sceicco

La gara europea di Endourance, in corso in questi giorni lungo la riviera del Conero, è anche il pretesto per allacciare rapporti diplomatici, oltre che economici e sportivi con gli Emirati Arabi. L’Endourance, ovvero la maratona a cavallo, sorta di gara di resistenza su percorsi di vari chilometri (mai meno di 20 e fino a 160) è uno degli sport prediletti dagli sceicchi, tanto che, fra gli impegni del primo ministro Sheik Mohammed bin Rashid Al Maktoum c’è quello di vedere l’Endourance a pieno titolo fra gli sport olimpici. Si concluderà domani l’evento iniziato lo scorso giovedì nel cuore delle Marche. Fra i presenti, più di 250 uomini d’affari degli Emirati arrivati in Italia per intrecciare relazioni economiche con gli imprenditori italiani.
Il momento economico della manifestazione è rappresentato dal Forum bilaterale e dagli incontri business to business, cui hanno preso parte il primo ministro degli Emirati Arabi Uniti Sheik Mohammed bin Rashid Al Maktoum (che è anche governatore di Dubai) e il ministro dell’economia degli Emirati Arabi Uniti Al Mansouri.
A Marcelli di Numana, fra le imponenti scogliere del monte Conero e la sabbia bianca del mar Adriatico si disputano le quattro gare della Conero Endurance Cup con i migliori specialisti italiani e mondiali. Il tracciato è segnalato con fiocchi colorati e frecce direzionali secondo il colore dei giri. Il percorso si sviluppa «a tulipano», l’idea che ha animato la scelta è quella di esaltare il paesaggio, all’insegna della sicurezza. Quando nasce l’Endurance? In Europa e in Italia arriva negli anni Settanta ma nasce negli Stati Uniti almeno 150 anni or sono, all'epoca del Far West e delle corse organizzate fra i «pony express» per recapitare la posta da una costa all'altra. Non a caso, le gare più importanti si svolgono ancora sulla distanza dei 160 chilometri, cioè le mitiche 100 miglia, la distanza di ognuna delle tappe che i «padri» dei postini di oggi percorrevano attraverso gli States di fine Ottocento.
Non solo sport e non solo incontri diplomatici.
Per l’occasione la regione sta presentano ai turisti il meglio di sè. Il centro dell’evento è il «villaggio internazionale» di Marcelli di Numana, uno spazio a completa disposizione di cavalli, cavalieri, ospiti, visitatori, addetti ai lavori e appassionati. Il villaggio si trova all’interno di un’area vergine che si estende alla foce del torrente Musone fra un canneto incontaminato e le caratteristiche dune create dall’Adriatico. Domani, al villaggio, è in programma uno spettacolo equestre. Alle 10.30 e alle 17 l’arena principale sarà teatro di «Equus Sacer», spettacolo di Silvia Resta fra evoluzioni scenografiche e tecniche di addestramento. Al «Pony vullage» i bambini potranno cimentarsi nel «battesimo della sella»: verrà allestito un percorso didattico lungo il quale istruttori federali e operatori professionisti presenteranno i cavalli ai bambini, educandoli al diventare cavalieri.
Ieri sera c’è stato anche un momento benefico durante la «Serata d’aMare» per raccogliere fondi destinati a finanziare un progetto di ricerca scientifica sui rabdomiosarcomi (tumori dei tessuti molli) in età pediatrica.

La serata si è svolta all’Arabian Lounge, l’aperitivo solidale a favore dell’Airc regionale. E sempre all’Airc verrà devoluto un contributo ricavato da ognuna delle quote di iscrizione dei cavalieri che gareggiano oggi.

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