Tutti pronti a criticare ma 3 milanesi su 4 non vivrebbero altrove

Tutti pronti a criticare ma 3 milanesi su 4 non vivrebbero altrove

Inquinata, caotica, stressante. Eppure Milano piace ai milanesi che ci vivono. Tre su quattro dicono di essere felici di abitare nel capoluogo lombardo. Nonostante tutto. Nonostante lo smog, le code, l’attesa alle fermate del tram, la ressa nei centri commerciali.
C’è solo un ma: per vivere davvero bene in città, per essere tranquilli e permettersi il caro-vita milanese servirebbe avere in tasca almeno 3mila euro al mese. E purtroppo solo una famiglia su tre ha un’entrata del genere. Gli altri forse sono un po’ meno soddisfatti della loro vita cittadina o, per lo meno, non possono concedersi tutto ciò che la città offre. Rinunciano a qualche serata al ristorante, a qualche teatro, a un po’ di mondanità. Ma ci stanno bene lo stesso nella loro Milano.
È la fotografia scattata dalla Camera di Commercio di Milano in un’indagine sulla qualità di vita nel capoluogo svolta attraverso l’azienda speciale Digicamere su 400 operatori economici milanesi nell’arco del 2011. Mettendo i dati a confronto con quelli registrati appena qualche anno fa, non mancano le sorprese e ci si rende conto di come è cambiata la percezione della qualità di vita, dei costi, dei problemi.
Per il 49% degli intervistati Milano è percepita soprattutto come una città europea, rispetto al 38% del 2005: a confermarlo sono le sue mostre, i suoi eventi culturali, gli appuntamenti a cui si sta preparando, Expo in testa. Per il 32% è invece una città internazionale. Solo per il 6% pecca invece di provincialismo ed è chiusa in se stessa. Un milanese su quattro la percepisce come una metropoli dinamica e stimolante (un dato nettamente superiore all’impressione che si aveva della città sette anni fa). Per il 9% degli intervistati è il cuore economico dell’Italia, per il 5,5% è multietnica. Qualcuno la definisce semplicemente «bella». Altri ne parlano come un centro caotico, affollato e innegabilmente costoso.
«Milano - commenta i dati il presidente della Camera di Commercio Carlo Sangalli - in questi anni ha fatto molto, è cambiata, si è ammodernata, ha affrontato e spesso superato le difficoltà ma senza trascurare mai la sua anima che rimane ciò che caratterizza Milano in Italia e in Europa. Certo, occorre fare ancora di più, a partire dal ruolo delle istituzioni locali, che devono diventare con sempre maggior forza una risorsa da giocare nella competizione internazionale».
Il sondaggio cerca di intuire anche quali sono le aspettative dei milanesi per il futuro. Come cambierà la città? Strano ma vero, prevale il fronte degli ottimisti: il 51,2% degli intervistati vede una Milano migliore (per il 25,5% sarà una città più vivibile, per il 15,8% più multietnica, per il 7% una città di dimensioni metropolitane).
Un conto è l’amore per la propria città, la voglia di vederla diventare sempre più vivibile. Ma i milanesi non mancano di senso critico e si rendono perfettamente conto delle carenze di Milano, di ciò che va aggiustato.

Per il 22,8% dei milanesi gli interventi più urgenti riguardano il lavoro, la cui importanza è quasi raddoppiata rispetto al 2005. Tra le priorità su cui intervenire con soluzioni intelligenti ci sono anche i trasporti (per il 22% degli intervistati, era il 13% nel 2005), e la sicurezza (14,2%, con un valore triplo rispetto al 2005).

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