
Abbiamo incontrato Carolyn Smith al termine della prima puntata di Ballando con le Stelle 2025, lo storico programma del sabato sera di Rai1 condotto da Milly Carlucci, che quest’anno festeggia i vent’anni. Giurata amatissima, ballerina e coreografa di fama internazionale, la Smith non è soltanto un punto di riferimento per gli appassionati di danza e per il pubblico televisivo, ma anche un simbolo di resilienza e forza interiore. Con la sua energia e il suo sorriso contagioso, Carolyn è l’anima di Ballando con le Stelle e un esempio concreto di come la danza possa diventare uno strumento di forza, cura e consapevolezza. Un messaggio che porterà anche oltre gli studi televisivi: dal primo ottobre 2025 sarà testimonial di Frecciarosa, l’iniziativa promossa da Fondazione IncontraDonna a sostegno della prevenzione oncologica, che da anni viaggia sui treni di FS Italiane per sensibilizzare donne e uomini. L’abbiamo intervistata a caldo, subito dopo la diretta.
Carolyn, lei è un volto amatissimo della televisione italiana. Che cosa significa essere un punto di riferimento per tanti ballerini e spettatori?
"Per me è una responsabilità non indifferente. Non me ne sono resa conto subito, anche se molte persone me lo ripetono continuamente. Però mi piace, perché significa che trasmetto fiducia e familiarità. Per me tutti sono importanti, non faccio distinzioni. Mi sento una persona del popolo e non dimentico mai che sono anche una ballerina, anche se oggi ballo meno di prima. Ballerini e spettatori fanno parte della stessa cornice".
La danza è disciplina, passione e sacrificio. Qual è l’insegnamento più grande che ha ricevuto?
"Rispetto, rispetto e gratitudine. Negli anni ha giudicato centinaia di esibizioni. Qual è il momento più emozionante che ricorda? Ce ne sono tanti, sia in televisione che nel mio lavoro. Per esempio, la prima volta che ho vinto la Blackpool Dance Festival, la competizione di ballo più prestigiosa al mondo. Tutti mi dicevano che sarebbe stato difficilissimo e cercavano di dissuadermi, invece ho vinto: fu un’emozione enorme. Ricordo anche uno dei miei allievi, diventato il primo campione del mondo italiano nelle danze latino-americane nello stile internazionale".
E a Ballando con le Stelle?
"Ho vissuto momenti intensi. Indimenticabile la rumba ballata da Stefano Di Filippo con Anna Tatangelo nel 2012: tra i due c’era un’alchimia fortissima. Lo stesso per Sara Di Vaira con Ronn Moss nel 2010: pura emozione".
In televisione mostra sempre energia e carisma. Quanto c’è di personaggio e quanto di Carolyn vera?
"Gli spettatori vedono sempre me stessa, magari in un ruolo più istituzionale. Non recito: in tv e fuori sono sempre io. Che insegni, che entri in una scuola di danza o che sia semplicemente un’amica o una vicina di casa, sono autentica in qualsiasi contesto. L’Italia l’ha adottata come una famiglia".
Che cosa la lega di più al nostro Paese?
"Tutto! Amo tantissimo l’Italia, mi sento quasi italiana anche se sono nata in Scozia. I due temperamenti si sposano benissimo. Amo ogni regione: ognuna ha qualcosa di speciale. L’unico difetto? Molti italiani non apprezzano abbastanza la bellezza del loro Paese".
Lei è anche un simbolo di resilienza per la sua battaglia personale. Quanto la danza l’ha aiutata nei momenti difficili?
"Sempre e in tutto! Ai medici ripetevo: “Ringrazio Dio di essere una ballerina”. La danza mi ha dato la forza di affrontare ogni cosa. È disciplina, è imparare a sorridere anche quando si sta male. Non bisogna trasformare i propri problemi in un peso per gli altri. Con la danza e con la medicina ho imparato che gli obiettivi si possono raggiungere".
Oggi la danza arriva ai giovani soprattutto tramite i social. Questo linguaggio arricchisce o impoverisce l’arte del ballo?
"Entrambe le cose, dipende dall’uso. Se i social trasmettono storia, principi e regole, allora aiutano e diventano un valore aggiunto. Ma se si riducono a superficialità o a un modo per aggredire, diventano qualcosa di negativo".
Che consiglio darebbe a un giovane che sogna di vivere di danza?
"Di prendere tutto sul serio, di studiare e impegnarsi, ma senza pensare che sia un sacrificio. Io non amo questa parola, perché la danza non è sacrificio: è vita. Bisogna accettare i commenti, positivi o negativi, perché le critiche aiutano a crescere, mentre i complimenti da soli non bastano".
Ha un progetto futuro fuori dalla televisione?
"Lo sto già realizzando con SensuaL Dance Fit. Dopo aver formato tanti campioni, ora sto formando campionesse di vita. Attraverso danza e musica, le donne di qualsiasi, età, ceto e forma si guardano allo specchio e finalmente dicono: “Ammazza quanto sono figa!”. Questo è il cuore della mia rivoluzione femminile".
Il suo segreto per sorridere sempre con tanta grinta e trasmettere energia positiva?
"Uno solo: amare! Se stessi, gli altri, la vita e ciò che ci circonda. E avere rispetto. Se manca questo, nascono i problemi".