
Quando si tratta di politica estera l’opposizione, già di per sé divisa in quattro partiti, riesce a percorrere strade diametralmente opposte. E se il Movimento 5 Stelle è lontano dalle istanze ucraine perfino all’interno del Pd è in corso un dibattito a riguardo. Se l’esponente Pina Picierno - vicepresidente del Parlamento Ue - vuole difendere l’Ucraina dall’aggressore, la segretaria Elly Schlein , pur di avvicinarsi al campo largo insieme al partito guidato da Giuseppe Conte, preferisce glissare la questione. Un interrogativo sul quale la Picierno è tornata durante l’ultima puntata dell’Aria che Tira su La7.
"Credo che si sta continuando a rimandare un chiarimento con Giuseppe Conte. E questa è una responsabilità di chi guida il Partito Democratico. Io non penso, l'ho detto tante volte, che ripetere la formula 'testardamente unitari' o ripetere la parola unità, basti a realizzare l'unità stessa”, ha esordito l’esponente dem in netta contrapposizione rispetto alla leader del partito. “Quando Schlein dice 'è giusto che non siamo d'accordo che l'Ucraina sia stata invasa in maniera criminale', io dico che invece non è giusto. Perché se un partito di centrosinistra non sa riconoscere la resistenza di un popolo che resiste a un esercito oppressore di stampo imperialista, come è quello di Putin, allora non può dirsi una coalizione di sinistra. Questi sono i fondamentali", ha continuato.
L'eurodeputata, tra l’altro, non è la prima volta che difende il popolo ucraino dagli esponenti russi. "La sua bocca puzza di tirannia, bestia schifosa, vergogna della razza umana". Così il propagandista russo Vladimir Soloviev aveva attaccato e insultato la vicepresidente del Parlamento europeo, su Rossija 1 dopo lo stop alla sua partecipazione al programma di Giletti, 'Lo stato delle cose' su Rai3. Per fortuna, lo stesso giorno erano arrivati anche i ringraziamenti ai vertici Rai e ai deputati del Pd in commissione di Vigilanza Rai "per aver evitato di dare voce ad uno dei peggiori propagandisti putiniani. La libertà di stampa o di parola non c’entra nulla, Vladimir Soloviev è il megafono di Putin sulla tv Rossija 1 non è un giornalista". Parole alle quali Soloviev aveva risposto con un attacco durissimo: "Ecco cosa devi capire miserabile bestia pietosa: che vai contro tutti i principi della democrazia europea".
E poi, in italiano: "Ma va', idiota patentata". E ancora, in russo: "Se tu osi, schifosa bestia, accusare me di disinformazione, allora cosa diresti di Donald Trump che sostiene che voi europei siete dei bugiardi?”.