"Le donne del popolo guadagnano meno di lei". Il prof Montanari attacca Meloni

Lo storico dell’arte ha voluto promuovere le ragioni dello sciopero firmato Maurizio Landini. Non sono mancate alcune stoccate sul piano personale nei confronti del presidente del Consiglio

"Le donne del popolo guadagnano meno di lei". Il prof Montanari attacca Meloni
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Durante l’ultima puntata di Otto e Mezzo, il programma di approfondimento politico condotto da Lilli Gruber, si parla dello sciopero generale targato Cgil e della reazione della premier Giorgia Meloni, che ha risposto per le rime a Maurizio Landini. In collegamento con lo studio, però, lo storico dell’arte Tomaso Montanari ha voluto promuovere le ragioni dello sciopero. Non sono mancate alcune stoccate sul piano personale nei confronti del presidente del Consiglio. "Le donne del popolo guadagnano meno della Meloni. Non ha mai scioperato”. Il motivo, stando al ragionamento di Montanari, è presto detto: “Non ha mai fatto uno sciopero vero, perché non ha mai fatto un lavoro vero. Lei ha sempre vissuto di politica”. E quindi non si è mai trovata in condizione “di scioperare”.

Il riferimento è all’ultima azione politica del sindacato rosso. L'assemblea dei delegati della Cgil, infatti, ha deciso lo sciopero generale per il 12 dicembre, contro la legge di bilancio del governo. L'annuncio è stato dato ieri nel corso di una iniziativa del sindacato a Firenze da Fulvio Fammoni, presidente dell'assemblea generale. All'iniziativa partecipa anche il segretario generale del sindacato che, ovviamente, è sempre in prima linea contro l’operato economico dell’esecutivo di centrodestra. “Riteniamo che questa sia una manovra ingiusta, sbagliata e la vogliamo cambiare”, ha affermato Landini parlando a margine dell'assemblea dei delegati a Firenze nella quale è stato annunciato lo sciopero. “L'emergenza fondamentale in questo momento - ha detto - è il salario: c'è bisogno di aumentare i salari, questa manovra non lo fa”.

Sul versante opposto, invece, la maggioranza ha criticato le motivazioni prettamente politiche dello sciopero.

Su tutti Antonio Tajani che ha attaccato direttamente il segretario della Cgil. Incalzato nel merito, il ministro degli Esteri ha lanciato l’ennesima stoccata: “È uno sciopero politico, che il sindacato unico organizza rompendo l'unità sindacale".

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