Francesca Fialdini: "Il mio sarà sempre un ballo libero, nel bene e nel male"

Francesca Fialdini: "Il mio sarà sempre un ballo libero, nel bene e nel male"
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Dal 27 settembre al 20 dicembre 2025, in prima serata su Rai 1, torna Ballando con le stelle, lo show che da vent’anni fa ballare l’Italia. Alla guida, come sempre, Milly Carlucci, affiancata da un cast di concorrenti eccezionali. Dodici coppie formate da protagonisti dello spettacolo, della musica e dello sport si sfideranno all’Auditorium Rai del Foro Italico.

Tra loro anche Francesca Fialdini, volto amatissimo della televisione e conduttrice di Da noi… a ruota libera, che questa volta lascia la parola al ritmo e ai passi di danza. Al suo fianco ci sarà un maestro d’eccezione, Giovanni Pernice, vincitore della scorsa edizione insieme a Bianca Guaccero.

Abbiamo incontrato Francesca per parlare di sfide, emozioni e inevitabili paure.

Francesca Fialdini da “A ruota libera” a… ballo non proprio libero: come vive questo salto?

(Ride) In realtà credo che un po’ di libertà ci sarà sempre, anche se ho al mio fianco un ballerino grandissimo come Giovanni Pernice, che è attentissimo, rigoroso ed esigente. Io so che, nonostante tutti i suoi insegnamenti, qualcosa mi sfuggirà sempre dal controllo. Il mio rimarrà sempre un ballo libero, nel bene e nel male.

La danza richiede disciplina, tecnica e presenza scenica. Quali aspetti pensa le verranno più naturali e quali invece saranno più difficili?

Credo che la presenza scenica sarà la parte più impegnativa. Sul palco bisogna sentirsi al centro del mondo, bisogna esprimere una certa sicurezza e valorizzare il proprio ego. Ecco, io quella caratteristica non l’ho mai avuta molto, non sono mai stata egocentrica. Non mi spaventa, ma so che dovrò acquisirla. I passi si possono imparare, si possono ricordare, ma fare lo “switch” mentale, convincersi di poter brillare su una pista da ballo, sarà la vera scommessa per me.

Ha paura dei giudizi, più di quelli della giuria o del pubblico?

Di tutti! (sorride). Forse un po’ di più di Guillermo Mariotto, perché so che ha un gusto molto preciso per certe cose, come la sensualità o la capacità di muoversi in un certo modo, e io su quel fronte faccio più fatica. Nella vita sono un piccolo “Gian Burrasca”, una sorta di maschiaccio – anche se non amo questa parola – e so che dovrò lavorare per tirare fuori un lato diverso di me.

Quanto le interessa il lato umano della competizione? Le prove, il sacrificio, la fatica quotidiana?

Molto, perché fa parte del nostro mestiere. Chi lavora in televisione sa che dietro le luci ci sono ore di preparazione, di attenzione ai dettagli, di improvvisazione continua quando le cose prendono strade impreviste. Quindi il sacrificio non mi spaventa affatto: per me Ballando con le stelle è un vero impegno professionale, non soltanto un gioco. Lo vivo come un lavoro a tutti gli effetti, anche se con una dimensione più leggera e divertente.

Ci sarà uno spazio dedicato a Ballando con le Stelle anche nel programma che lei conduce “A

ruota libera” la domenica pomeriggio su Raiuno?

Certamente! Ogni tanto mi lascerò andare e porterò con me lo spirito del mio programma. Però stavolta sarò io a ridere di me stessa: sarà un bel cambio di prospettiva.

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