
Nella rubrica Posta e risposta, lo spazio sul quotidiano La Repubblica gestito dal giornalista Francesco Merlo, un'altra penna progressista come quella di Corrado Augias interviene a gamba tesa su Jannik Sinner e, in particolare, sulla decisione del tennista di non partecipare alla Coppa Davis. Una scelta che ha scatenato le critiche serrate da parte degli opinionisti e, in particolar modo, dello stesso Augias.
"Caro Merlo, qualche tempo fa scrissi una nota in cui tra l’altro definivo Jannik Sinner un italiano riluttante'. Ricevetti una robusta dose di vituperi anche se riconoscevo al giovane campione non solo una eccezionale tenuta atletica, e questo va da sé, ma una gentilezza in campo e ai margini del campo, rara in quello sport dove abbondano i tipi maleducati o collerici”, scrive Augias a Merlo. Dall’invettiva più o meno volontaria, quindi, si passa alla conferma dell’invettiva stessa. La sua decisione di disertare la Coppa Davis, spiega l’opinionista spesso ospite dei programmi politici, “credo confermi purtroppo quel giudizio".
Poi, a stretto giro, si passa agli attacchi personali. Da italiano riluttante iniziale Sinner, stando al ragionamento di Augias, passa a “italiano dimezzato”. "La Davis è l’unico torneo, in uno sport molto individualistico, dove si gioca per nazioni, mancare l’appuntamento perché potrebbe compromettere la riuscita in altri tornei più lucrosi conferma purtroppo quel giudizio. Se non piace italiano riluttante, diciamo italiano dimezzato, come il celebre visconte".
La replica di Merlo non tarda ad arriva e, nel merito, è forse più puntuale della missiva anti-Sinner.
"Caro Augias, con la tua geniale arguzia hai aggiunto all’italiano e all’antitaliano la categoria del mezzo italiano, che però misura Sinner come una mezza porzione e non come una mezza calzetta", fa notare il giornalista.