Ualboys! L’imperdibile guida al Paninaro Doc

Davide Rossi, Guida al Paninaro Doc. Lo stile, il linguaggio, l’attrezzatura, il cucco, Edifumetto 1987, pagg. 158, lire 8.000.
Pag. 13: «L’essere si fa sempre più insostenibilmente leggero, l’habitus diviene animus, l’immagine resta lo stendardo sempre cangiante del proprio modo di vivere e pensare».
Pag. 22: «Gli immortali: Scarpe Timberland, occhiali Ray Ban, Scarpe Docksides Sebago, impermeabili Burberry’s, giubbotti e jeans Levi’s, magliette Lacoste, secchiello e borse Louis Vuitton».
Pag. 39: «Come la cultura latina, al contrario della greca, ha sempre diffidato della filosofia in quanto fomentatrice di dubbi e non di certezze, la cultura paninara rifugge, per lo più, dalle argomentazioni prive di conclusioni certe. La dimensione metafisica, le esigenze escatologiche, il dubbio cartesiano sono lontani dal mondo dei paninari quanto lo è Quarto Oggiaro da Piazza San Babila».
Pag. 128: «Coatti a Roma, tamarri a Milano, il Pino, l’Enzo e il Tony si distinguono in tutte le loro manifestazioni \.

La danza “tutti in fila” in discoteca, lo stereo sul motorino truccato, l’anello di ghisa, la cicca gonfiata a palloncino, il brufolo insistente, l’unghia sporca. Due film hanno segnato la loro esistenza: Saturday night fever e Rambo II. Alcuni parlano sempre del Rocky Horror Picture show ma non l’hanno mai visto».

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