Uccide la moglie e la mostra via web

Delitto e castigo, nell’era di internet, in Spagna, dove un giovane rumeno ha ucciso la moglie incinta, strangolandola sembra con una cravatta, e poi con una webcam ha fatto vedere il cadavere al padre in Romania: 45 minuti dopo, grazie a internet, è finito in manette. La tragedia, dell’immigrazione e della gelosia, ha avuto per teatro calle Granados di Torrejon de Ardoz, periferia popolare di Madrid, casermoni di mattoni rossi e cemento armato con i panni che pendono dalle finestre asciugando al primo sole di primavera, 9mila immigrati rumeni su 110mila abitanti. Ieri D.M., 21 anni, un rumeno arrivato in Spagna da due anni, dopo una discussione furibonda, si è gettato sulla giovane moglie, V.M., 19 anni, e l’ha uccisa. Secondo le prime ricostruzioni, lei gli aveva annunciato l’intenzione di lasciarlo e gli avrebbe detto che il bimbo di cinque mesi che aspettava non era suo, ma di un altro uomo. Poco dopo il giovane ha chiamato via internet in Romania, attraverso una webcam, il padre. Gli ha fatto vedere il corpo della moglie, e ha annunciato che poco dopo, quando la sorella tredicenne della donna - che da alcuni mesi viveva con loro, assieme ad una prima figlia di tre anni della coppia - sarebbe rientrata da scuola, «avrebbe fatto la stessa fine». La ragazza è stata salvata probabilmente dalla prontezza di riflessi del padre dell’assassino, che in Romania ha subito allertato la polizia locale, dando l’indirizzo della coppia a Torrejon.

Gli agenti rumeni hanno lanciato via internet l’allerta ai colleghi spagnoli. Cosi, 45 minuti dopo la drammatica video chiamata gli agenti della Guardia Civil bussavano alla porta dell’appartamento. Steso sul letto gli agenti hanno trovato il cadavere della giovane assassinata.

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