Foggia - E' stato accusato di tredici omicidi, ma fra un mese potrà uscire dal carcere per decorrenza dei termini di custodia cautelare. E' la storia del foggiano Gennaro Giovanditto accusato di aver compiuto 13 omicidi nel corso della sanguinosa faida del Gargano. Giovanditto è ritenuto un sicario del clan Li Bergolis nella faida di Monte Sant’Angelo (35 omicidi in trent’anni) che contrappone gli stessi Li Bergolis agli Alfieri-Primosa.
Liberi domani Il nome di Giovanditto si aggiungerà a quelli dei quattro imputati, tra cui tre presunti assassini, che torneranno in libertà domani anch'essi per decorrenza dei termini di custodia cautelare. Per questi imputati, arrestati quattro anni e fa e rinviati a giudizio circa tre anni fa, il processo di primo grado è ancora in corso dinanzi alla Corte d’assise di Foggia.
Ma, oltre a Giovanditto, tra circa un mese lascerà il carcere una decina di imputati. Tra questi Franco Li Bergolis, fratello di Armando, accusato di due omicidi, associazione mafiosa, estorsioni e spaccio di sostanze stupefacenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.