Ucciso a colpi di pistola per una lite condominiale

Aveva pranzato con la sorella e il genero. Doveva essere un giorno felice. Invece Abdul Manan, 44 anni, cittadino del Bangladesh da poco in Italia, non rivedrà mai più la moglie e i suoi due figli. La fatalità ha voluto che ieri aprisse la porta al suo assassino, che lo ha ucciso sparando quattro o cinque colpi di pistola per una banale lite condominiale.
L’omicidio è avvenuto poco dopo le 16 al civico 22 di via Ugo Niutta, a Tor Pignattara. L’assassino sarebbe Giannetto Marra, sardo di 65 anni, che abita al secondo piano del palazzo insieme con la moglie. Non era la prima volta che la famiglia di stranieri, che viveva invece al terzo piano, litigava con quella di Marra. Ma la discussione di ieri si è trasformata in tragedia. Poche ore prima dell’omicidio, infatti, Marra aveva avuto un acceso diverbio con la sorella di Manan, perché non voleva che la donna stendesse la biancheria sul balcone di casa. Alle 16 è salito al piano di sopra. Ha suonato il campanello e s’è scagliato contro il genero di Manan, incurante che nell’appartamento ci fosse anche il figlio di 4 anni. Manan si è messo davanti per difendere il parente. A quel punto il sardo ha esploso una serie di colpi di pistola uccidendo lo straniero, che viveva a Vicenza con moglie e figli, ma si trovava a Roma per le vacanze di Pasqua. Quindi è fuggito.
Marra è già noto alle forze dell’ordine per un precedente omicidio, accaduto circa trent’anni fa in Sardegna. Nel ’94, poi, nella capitale venne gambizzato. In seguito a questo episodio i carabinieri avevano fatto visita a casa sua, e lo avevano nuovamente arrestato perché trovato in possesso di diverse armi. Attualmente viveva della pensione di invalidità, in quanto claudicante a causa della poliomelite. Ma in questi ultimi anni contro di lui ci sarebbero stati vari esposti.

Alcuni cittadini del Bangladesh che abitano nel quartiere, infatti, lo avrebbero dipinto come un violento. Subito dopo gli spari in strada ieri sono accorsi, oltre ad alcuni vicini, proprio molti immigrati appartenenti alla comunità bengalese. Ma Marra, nonostante i posti di blocco, sembra svanito nel nulla.

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