«Non vorremmo che lUcraina diventasse unaltra Argentina. Oggi siamo qui a Kiev per supportare gli investimenti e le iniziative delle imprese italiane in questo Paese ricco di opportunità e con il quale nellultimo decennio il nostro interscambio commerciale è cresciuto del 400%. Uneventuale ritirata dallUcraina e dai vicini Paesi dellEst costerebbe immensamente al nostro sistema imprese». Adolfo Urso, sottosegretario allo Sviluppo economico, è categorico, mentre inaugura la più importante fiera del mobile dellEst Europa, alla quale partecipano 160 imprese italiane. Presenti anche il direttore generale dellIce, Massimo Mamberti, e lad di Simest Massimo DAiuto. Due gli argomenti forti dei colloqui con Kiev: la crisi finanziaria, che rischia a ventanni esatti dal crollo del muro di Berlino - di far calare una nuova cortina di ferro tra lOvest e lEst europeo, e la questione energetica. Urso, infatti, ha ricordato al vice ministro dellEnergia, Pavlusha, come lUcraina dovrebbe risolvere definitivamente il contenzioso con Mosca, soprattutto in vista di un «avvicinamento» allUnione europea. Il 23 marzo alla conferenza di Bruxelles si parlerà della ristrutturazione dei gasdotti: lUe è pronta a mettere sul tavolo 2,5 miliardi di dollari per provvedere alla funzionalità e ammodernamento degli impianti ex sovietici. Ma in cambio pretende trasparenza e misurabilità dei transiti. Grande opportunità, nel campo nucleare, per Ansaldo Energia che potrebbe ammodernare le centrali esistenti. Ma opportunità anche per Eni, Saipem e Terna in fatto di sfruttamento di nuovi giacimenti di idrocarburi e di nuove reti di trasmissione elettrica.
Ma davvero lUcraina è a un passo dal default? Il fuggi fuggi generalizzato dagli istituti di credito dice chiaramente che la situazione è ancora più drammatica di quella seguita alla rivoluzione bolscevica. Dai bancomat non si prelevano più di 1000 hryvnia (circa 150 euro) al giorno, altrimenti si svuoterebbero le casse. In questa situazione pesante, il gruppo Unicredit, esposto direttamente e indirettamente attraverso Banca Pekao, cerca di correre ai ripari.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.