Il batterio della salmonella è presente in un allevamento di polli su quattro in Europa. È lallarme dellAgenzia europea per sicurezza alimentare (Efsa): secondo una ricerca appena pubblicata, il batterio è risultato presente nel 23,7% dei casi. Lindagine, svolta da ottobre 2005 a settembre 2006, ha posto sotto controllo 7.440 grandi allevamenti con almeno 5.000 polli. La situazione più critica riguarda lUngheria, con il 68,2% dei casi risultati positivi, mentre la situazione migliore è in Svezia, dove non è stata riscontrata la presenza di salmonella. In Italia i casi positivi hanno riguardato il 27% dei controlli, in Germania il 15% e in Francia, dove cè la più alta concentrazione di allevamenti avicoli in Europa, appena il 6,2%.
Un appello è stato rivolto dallEfsa affinché lUnione europea e gli Stati prendano provvedimenti per arginare il fenomeno, poiché la salmonella è responsabile di un alto numero di infezioni nelluomo. La carne di pollo «non costituisce un rischio per il consumatore: con la cottura il batterio viene eliminato - precisa Paola Testori Coggi, della direzione generale della sanità alla Commissione europea - Lunico rischio è quando si manipola la carne di pollo senza rispettare le regole basilari di igiene».
In Italia si stima la presenza dei due tipi di salmonella che presentano maggiori rischi tra l1,8% e il 2,8% degli allevamenti, dati che si situano nella fascia bassa della statistica europea.
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