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Ufficio inchieste mette le mani sulle telefonate

Paola Balsomini

da Genova

Si parlava di un incontro rapido «per capire quali documenti servivano alla giustizia sportiva» e invece il capo dell’Ufficio Indagini della Federcalcio, Italo Pappa, ieri si è intrattenuto a Genova fino a tarda sera. «Massima collaborazione» avevano annunciato Alberto Lari e Giovanni Arena, i titolari dell’inchiesta su Genoa-Venezia e Piacenza-Genoa. E infatti nel pomeriggio Pappa ha potuto acquisire gli atti di una parte dell’inchiesta, quella già chiusa per la giustizia ordinaria. Ha ascoltato le intercettazioni e letto i testi inerenti la gara contro i lagunari. Intanto oggi è stato dichiarato ufficialmente il fallimento del Venezia, ciò che probabilmente ha la complicato anche la posizione del club ligure.
Al vaglio di Pappa è finito il sequestro della famosa valigetta trovata in possesso del ds veneziano Pino Pagliara, con 250.000 euro in contanti. Se per la giustizia ordinaria si tratta di «frode» e «associazione a delinquere», quella sportiva parla invece di «illecito». Ma ieri è stata anche la giornata dell’anticipazione rilasciata dal settimanale L’Espresso, oggi in edicola con un articolo intitolato «Giochi Preziosi e pericolosi». Si legge di un «possibile sequestro delle azioni del Genoa, visto che anche la procura della Repubblica sta indagando per bancarotta fraudolenta. L’inchiesta nasce per il fallimento del Como, che Preziosi controllava fino al 2003». In realtà la procura di Como in serata ha smentito categoricamente qualunque sequestro delle azioni rossoblù, ma intanto ieri a Genova sono arrivati anche gli uomini della polizia giudiziaria della Procura di Como. Gli inquirenti hanno raggiunto il capoluogo ligure per concordare un lavoro in comune con i pm della Liguria.
Intanto il presidente Enrico Preziosi ha presentato ieri il nuovo allenatore Francesco Guidolin, mentre il mercato è ancora fermo: «È chiaro che questa indagine ci sta danneggiando, molti giocatori ritardano a prendere una decisione e questo è comprensibile».

Comprensibile è anche l’intervento dello sportivissimo cardinale di Genova, Bertone, il quale ha detto che i tifosi genoani non meriterebbero una società coinvolta in scandali: anche per questo si augura che il Genoa esca pulito.

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