Roma«Spiegate a Fini che non è il capo dellopposizione». Fategli capire che «se solo provasse a essere leader del centro-destra metà coalizione non lo voterebbe». Ditegli: «Gianfranco, non sei uno di noi. An cè!». Ecco il militante di Alleanza nazionale. Cè posto anche per i suoi sfoghi nel rosario di delusione che dai forum «della libertà» arriva al presidente della Camera.
Fini che dice cose di sinistra, Fini che non si scandalizza a esser bollato a sinistra: ma che gli è preso, «cosa gli passa per la testa?». Tra emoticon (le piccole facce del popolo di Internet) di scherno e dolore, tra perplessità e dietrologie, la base del Pdl sembra avviare un lento distacco dallo stimato ex vicepremier. E lo fa non solo sulle pagine di discussione più legate a Forza Italia, ma anche, e forse soprattutto, nei siti di dibattito della coalizione, dove scrivono quindi sia i militanti azzurri che quelli di An. I messaggi, tolta qualche eccezione, diventano un coro di proteste e sospetti: sembra «un voltagabbana, se ne vada con la sinistra», lo accusa Ivonne su «spazio azzurro», forum più legato a Fi ma forse meno severo di quello «Della libertà».
Sui siti di centrodestra si parla di Gianfranco quasi più che di Dario. Forse perché del nuovo segretario del Pd Franceschini, in fondo, cè molto meno da dire e romanzare rispetto allalleato «incomprensibile», che stuzzica scenari da fantasy parlamentare a due settimane esatte dal Congresso fondativo del Pdl: «Fini e DAlema hanno fatto fuori Veltronius e costituiranno il nuovo Pd - scrive primularossa in uno svolazzo di faccine divertite -. Noi abbiamo ceduto la presidenza della Camera dei deputati allopposizione, ma in quel momento pensavamo che Fini militasse tra le nostre fila. Ci siamo sbagliati!».
È il nuovo thriller politico della rete: «Quello che sta facendo Fini dunque - valuta Frotti sul Forum della Libertà - altro non è che lo spianarsi la strada per la presidenza della Repubblica, sradicando così in maniera definitiva dal nostro Paese la fascistofobia». Secondo la sua lettura dei fatti, Fini starebbe seguendo questa strada «con il complice assenzo (con la z, ndr) di Berlusconi».
Ma gli altri dicono no, non è vero, non stanno così le cose, Berlusconi che centra con le presunte ambizioni di Fini: «Non è negando levidenza o rinnegando le proprie origini che si mira scientemente alla Presidenza - critica Don Juan -. Il Paese va verso il Presidenzialismo. Fini sbaglia e di grosso, secondo me ha ragione Cossiga , non ce la farà....». LItalia «non vuole un altro censore alla presidenza», ma «un presidente degno di questo nome in una Repubblica presidenziale»: al Quirinale andrà quindi «Silvio Berlusconi».
E su «Spazio azzurro» Alan va pesante: «Basta; Fini sta esagerando, vada con i suoi simili che sono quelli di sinistra». Esagerazioni, tanto che un iscritto, Mario, invita tutti: «Vorrei far presente di stare molto attenti alle critiche interne! I mass media sono tutti di sinistra ed usano l1% del contrario per destabilizzare!!».
E poi cè chi invece apprezza questo percorso di Fini, non lo etichetta con parole facili, non crede al teorema dellopportunismo politico: «Grande Fini - lo elogia Casi - un politico maturo, serio, un professionista preparato che ha sviluppato il suo pensiero».
Ma le critiche sono lì sullo schermo, alla luce del sole, su forum differenti della coalizione.
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